Nella nostra ricerca dei giochi dei nonni riscopriamo oggi un passatempo particolarmente amato dai bambini di ieri. Prima dei videogames bastavano una manciata di tappi a corona e un gessetto colorato (o un mattone rosso) per sbizzarrirsi in un personale Giro d'Italia o in una 1000 miglia da cortile.
Era sufficiente disegnare per terra la pista e il resto lo faceva la fantasia.
Le linee di partenza e di arrivo delimitavano il percorso e, qua e là, in prossimità delle curve, qualche sasso faceva da barriera per evitare di mandare i tappi fuori strada.
Per gareggiare i concorrenti dovevano lanciare il proprio tappo, colpendolo con l’indice o con il medio e tenendo la mano appoggiata a terra.
Se il “bolide” usciva di pista, il giocatore perdeva il turno e doveva ripartire dal punto in cui il tappo era stato tirato nel giro precedente.
Vinceva il primo che tagliava il traguardo che, per quella giornata, era un campionissimo come Coppi o Girardengo.