giovedì 1 marzo 2012

Stretta di mano e velocità della camminata aiutano a prevedere demenza e ictus


Basterebbe una stratta di mano, o l'osservazione della velocità della camminata, per predire le possibilità di insorgenza di demenza e ictus. Ecco quanto afferma una ricerca del Boston Medical Center riportata da un articolo di MedicinaLive.
I test condotti dai medici hanno rilevato che il grado di forza riscontrabile nella presa manuale può essere un fattore da non sottovalutare, così come lo è la misurazione della velocità dei passi.
Nel corso della ricerca si sono infatti verificati 70 casi di ictus e 34 di demenza tra i volontari e, secondo i risultati dei test, è emerso chiaramente che le persone che mostravano di avere una camminata più lenta avevano un rischio 1,5 volte maggiore di sviluppare demenza o ictus rispetto a chi camminava più velocemente. Forse, da oggi in avanti, presteremo attenzione anche a questi piccoli particolari.

1 commento:

  1. Certo se fosse veramente cosi, per la camminata non ho problemi, cammino abbastanza velocemente, magari dovrei stringere la mano a tutti coloro che in contro invece di limitarmi solamente al saluto. Buono a sapersi. Grazie

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