lunedì 11 maggio 2015

Malattie dell’Apparato respiratorio : Sindrome da apnee ostruttive del sonno

La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno, nota anche con l’acronimo OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome), è una condizione caratterizzata da pause nella respirazione durante il sonno, dovute all’ostruzione parziale o totale delle prime vie aeree.
L’interruzione temporanea della respirazione causa una riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue.
Dal punto di vista clinico, è caratterizzata da sonnolenza diurna e/o alterazioni delle performance diurne e da russamento nel sonno.
Esistono diversi "livelli" della patologia:
si parla di apnea quando una persona smette di respirare per 10 secondi o più, ma per meno di 3 minuti
l'ipopnea si ha quando vi è una riduzione parziale del flusso respiratorio
il RERA (Respiratory Effort Related Arousal) consiste invece una limitazione del flusso aereo con progressivo incremento dello sforzo respiratorio, seguito da un rapido sblocco e ricadute visibili a livello dell’elettroencefalogramma (arousal).



Si ha la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno quando si verifica un numero di apnee o di eventi respiratori ostruttivi incompleti (ipopnee/RERA) uguale o superiori a 5 episodi per ora di sonno con evidenza di sforzo respiratorio durante l’ostruzione e presenza di altri sintomi come la sonnolenza diurna, oppure quando si verifica almeno un numero di eventi uguale o superiore a 15 con evidenza di sforzi respiratori.
La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno è molto più comune nelle persone in sovrappeso o francamente obese, nelle persone con il collo corto e tozzo (taurino), in chi ha ostruzioni delle prime vie aeree (a livello del naso, della bocca o della gola), inoltre, si presenta più spesso più negli uomini che nelle donne (nelle donne è più frequente dopo la menopausa).


Cause
Le condizioni che possono favorire l’insorgenza della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno sono:
obesità/sovrappeso
fattori che comportino un’ostruzione delle prime vie aeree (es. deviazione del setto nasale, tonsille o adenoidi ipertrofiche, lingua grossa, mandibola piccola)
abuso di bevande alcoliche prima di andare a dormire
assunzione di sonniferi



Sintomi
Le persone affette da sindrome delle apnee ostruttive nel sonno in genere cominciano a russare pesantemente, appena si addormentano. Il rumore del russamento è provocato dall’aria che cerca di passare attraverso le vie aeree parzialmente ostruite.
Il russamento diventa sempre più forte, finché l’ostruzione diventa completa e l’individuo smette di respirare per qualche secondo, poi riprende a respirare con un rumore improvviso e il ciclo si ripete.
Oltre a questa tipica manifestazione, le persone affette da sindrome delle apnee ostruttive nel sonno possono presentare:
eccessiva sonnolenza diurna (sul lavoro, mentre si legge o si guarda la televisione)
difficoltà a concentrarsi e a svolgere compiti, facili dimenticanze
colpi di sonno alla guida
cefalea al risvegli
bocca e gola a asciutte al risveglio
sudorazioni notturne
risvegli improvvisi con sensazione di soffocamento
nicturia (necessità di minzione notturna)
impotenza



Complicanze
Le complicanze della sindrome delle apnee notturne riguardano sia l’apparato cardio-circolatorio che la vita di relazione del soggetto che ne è affetto. A livello circolatorio la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno può provocare ipertensione arteriosa, anche con crisi ipertensive importanti, che a loro volta possono provocare ictus, aritmie e scompenso cardiaco.
La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno disturba la qualità del sonno e questo si traduce in una sonnolenza più o meno marcata, durante le ore del giorno, che può arrivare a provocare colpi di sonno alla guida (e conseguenti incidenti stradali), difficoltà di concentrazione e disturbi del tono dell’umore (ansia, irrequietezza).
Diagnosi
Per fare diagnosi di sindrome delle apnee ostruttive nel sonno il medico si avvale innanzitutto dei sintomi e segni riferiti dal paziente. In particolare verifica la presenza di:
russare notturno abituale da almeno 6 mesi
pause respiratorie durante il sonno (riferite dal partner)
risvegli con senso di soffocamento
sonnolenza diurna

Una volta posto il sospetto diagnostico, il medico può decidere di sottoporre il paziente a misurazioni strumentali di vari parametri per tutta la durata di una notte. Queste misurazioni possono essere ottenute mediante la polisonnografia notturna.


Polisonnografia

L’esame consiste nella misurazione, durante il sonno notturno di almeno alcune ore, del flusso aereo, del livello di ossigeno nel sangue, della frequenza cardiaca, della mobilità respiratoria toracica e addominale e della postura nel sonno, con informazioni più complete ottenibili con lo studio dell’attività elettrica del cervello (EEG), dei movimenti oculari (elettrooculografia o EOG), dell’attività muscolare (elettromiografia o EMG) degli arti.

Poligrafia respiratoria (o monitoraggio cardio-respiratorio notturno)

L'esame consiste nel monitoraggio dei principali segnali cardio-respiratori durante il sonno (frequenza cardiaca, livello di ossigeno nel sangue, movimenti respiratori di torace e addome, flusso aereo respiratorio e posizione corporea). 
Al termine della registrazione si verificano il numero di episodi di ostruzione parziale o completa del flusso aereo e la gravità delle apnee durante il sonno.
La diagnosi di sindrome delle apnee ostruttive nel sonno è confermata se il numero degli episodi di apnea o di eventi respiratori ostruttivi incompleti è uguale o superiore a 5 o 15 episodi per ora di sonno, con evidenza di sforzi respiratori durante l’evento e in base ai sintomi diurni, come la sonnolenza.
Terapia
La terapia della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno mira sia a contrastare i sintomi, sia a correggere le cause. È il medico a decidere, sulla base delle caratteristiche del paziente, quale trattamento prediligere.
In generale il trattamento comprende:
CPAP (continuous positive air way pressure): consiste in un maschera che si applica su naso e bocca, collegata a un generatore che forza l’aria attraverso il naso e la bocca. In tal modo fa sì così che le vie aeree non collassino durante il sonno, andando a ostruire il passaggio dell’aria.



terapia chirurgia: è diversa a seconda del livello e del tipo di ostruzione delle prime vie aeree. Può consistere nella correzione del setto nasale deviato, nell’asportazione di tonsille ipertrofiche, in interventi a livello della parte posteriore del palato o sulla mandibola
Inoltre, ai pazienti affetti da sindrome delle apnee ostruttive nel sonno è consigliato di:
perdere peso, se si è obesi o in sovrappeso
evitare bevande alcoliche e sonniferi
dormire su un fianco anziché sulla schiena
trattare le malattie infiammatorie delle prime vie aeree (sinusiti, congestioni nasali, ecc)
dormire un numero sufficiente di ore, con regolarità
Prevenzione
Per prevenire la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno è opportuno:
privilegiare un’alimentazione sana e svolgere regolare attività fisica allo scopo di mantenere il peso forma o per perdere peso se si è obesi o in sovrappeso
non fumare
ridurre il consumo di alcol, specie prima di andare a dormire
rivolgersi al medico per un’eventuale correzione di fattori che comportino un’ostruzione delle prime vie aeree.



www.salute.gov.it

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