venerdì 4 luglio 2014

Nonni, attenzione alle punture di vespe e api: ecco come curarle.

In estate una passeggiata è d'obbligo, se fatta nelle ore più fresche, e in un bel parco, diventa l'ideale. Ma attenzione agli insetti che in questo periodo gironzolano spensierati per le nostre campagne e in città. 

Punture di vespe e api si fanno sempre più frequenti, ma sappiate che  non vanno trattate allo stesso modo.



Vespa

Innanzi tutto la vespa è più aggressiva e punge anche se non si sente minacciata. Il loro pungiglione liscio, può penetrare più volte nella nostra pelle, senza che esse lo perdano. Per sgonfiare la parte dolorante basta un po' di ghiaccio e dell'ammoniaca.

Ape

Il pungiglione dell'ape è dotato di seghetti, quindi, quando veniamo punti, esso si incastra nella nostra pelle. Per alleviare il dolore è sufficiente estrarlo, infatti ha un serbatoio che inietta continuamente veleno.

ATTENZIONE però, bisogna sempre tener conto della reazione del nostro organismo: una reazione locale è un fenomeno normale ma se si presentano vertigini, gonfiore alle labbra, parte lesa gonfia più di 10 cm, allora è il caso di allertare il 118 perchè si potrebbe essere vittime di uno choc anafilattico.

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