L’autunno è il periodo del melograno:
è una pianta della famiglia delle Punicaceae (o Lythraceae secondo la classificazione APG), originario di una regione che va dall'Iran alla zonahimalayana dell'India settentrionale, e presente sin dall'antichità nel Caucaso, e nell'intera zona mediterranea.
è una pianta della famiglia delle Punicaceae (o Lythraceae secondo la classificazione APG), originario di una regione che va dall'Iran alla zonahimalayana dell'India settentrionale, e presente sin dall'antichità nel Caucaso, e nell'intera zona mediterranea.
Qualcuno dice che è un "vaccino naturale" in quanto aumenta le difese immunitarie e un
talismano portafortuna, infatti in alcune culture si regala per augurare
benessere e salute. Leggende a parte la melagrana, frutto dell’albero di
melograno, è realmente pieno di virtù.
E’ un potentissimo antiossidante paragonabile al tè verde e superiore al
vino rosso, ha proprietà antiallergiche e antinfiammatorie, è ricco di vitamine
e flavonoidi, fa bene alla
pelle, alla pressione (nei soggetti diabetici e ipertesi),
all’amore, è rimedio
naturale contro il cancro al seno, aiuta a prevenire malattie come l’arteriosclerosi
e alcune patologie cardiovascolari, in ultimo ma non meno importante, alcuni
studi hanno evidenziato che un’assunzione regolare di succo di melagrana sia in
grado di ridurre la concentrazione di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue. E dulcis
in fundo, per non farsi mancare niente, alcuni sostengono che sia anche
afrodisiaco.
Un’ultima
ricerca israeliana ha
portato ad un’ulteriore consapevolezza: il succo di melagrana porta benefici
nei pazienti sottoposti a dialisi. Secondo la consuetudine i pazienti
dializzati vanno incontro a infezioni e problemi cardiovascolari e questo
studio è particolarmente interessante perché ha mostrato che un’assunzione
costante di succo di melograno ha ridotto le infiammazioni e i danni causati
dallo stress ossidativo provocato dai radicali liberi; inoltre, tra i volontari
che avevano assunto il succo, si registrava anche un minore tasso di ricoveri.
La
conclusione degli esperti è che bere una quantità controllata di succo di
melograno, tenendo sotto controllo i livelli di potassio, può ridurre le
complicanze nei pazienti sottoposti a dialisi.
Potente
alleato naturale del nostro organismo, dona salute e benessere, quale momento
migliore per farne una scorpacciata se non questo, visto che siamo nel bel
mezzo della sua stagione?
Il melograno depura il sangue
La
principale proprietà del melograno riguarda l’azione su cuore e arterie:
grazie al consistente contenuto in flavonoidi è un alimento perfetto per
preservare l’elasticità dei vasi sanguigni e prevenire le malattie
cardiovascolari. Per un’azione specifica sull’apparato cardiocircolatorio è
consigliabile l’utilizzo del succo biologico già pronto, reperibile nei
migliori negozi di alimentazione naturale e nelle erboristerie.
Come cura,
se ne beve mezzo bicchiere alla mattina anche per 2 mesi, ripetendo sempre il
ciclo a ogni cambio di stagione.
Il succo di melograno è una scorta di sali diuretici
Il succo di melograno si può comunque preparare anche in
casa centrifugando i semi dei frutti freschi, una volta privati della parte
bianca (che ha un sapore amaro). È bene consumare il succo appena fatto perché
i suoi principi attivi si ossidano facilmente con l’esposizione a luce e aria.
La stessa regola vale anche per il succo pronto reperibile in erboristeria: una
volta versato nel bicchiere, va bevuto subito. Il succo di melograno si usa anche come condimento al posto
di salsa di soia, limone o aceto: è
straricco di vitamine e potassio e depura in profondità.
Aumenta la
digeribilità con insalate e carni
Aggiungiamo semi di melograno nei piatti sia dolci
che salati. Nelle macedonie di frutta e nello yogurt, per arricchire piatti a
base di carne sia freddi, come il roastbeef, che caldi, come arrosti, brasati e
cotture al forno.
Non
dimentichiamoci di aggiungere il melagrono alle
insalatone miste e ai carpacci di pesce: i semi rossi danno una nota di colore,
rendono il piatto più digeribile e aggiungono una piccola dose di antiossidanti
in più. L’abbinamento del melograno,
che è un frutto alcalinizzante, con le proteine animali (carni, formaggi)
contrasta la formazione di scorie acide che favoriscono la degenerazione dei
tessuti.
Il melograno in cucina
INSALATA INVERNALE CON CHICCI DI MELOGRANO E MELA
VERDE
L'insalata light e detox che,
grazie a una cascata di chicci di melograno, diventa perfetta per le Feste
Ingredienti
Insalatina
mista di foglie tenere
1 mela verde
1 melograno
1 mela verde
1 melograno
1 finocchio
formaggio caprino
1 limone
formaggio caprino
1 limone
Preparazione
Lavate bene l’insalata e mettetela in una ciotola: lavate la
mela verde e tagliatela a dadini, senza toglierle la buccia, e mettetela in
ammollo in una ciotola con acqua e limone. Tagliate quindi il finocchio a
fettine sottilissime: pulite il melograno estraendo i suoi chicchi e cercando
di lasciandoli intatti.
Pulite il melograno mettendo i chicchi in una ciotolina in
modo da poter eliminare le parti bianche con più facilità. Aggiungete quindi
nelle ciotola dell’insalata i finocchi,
i dadini di mela, il formaggio caprino sbriciolato e per ultimi aggiungete i
chicchi di melograno.
Condite con una vinagrette
leggera a base di olio di oliva e un pizzico di aceto balsamico, ricordandovi
che i chicci di melograno sono leggermente aciduli! Servite come
antipasto con del salmone affumicato o come contorno.
RISOTTO ALLA ROBIOLA CREMOSA CON SEMI DI MELOGRANO
Una ricetta insolita per
preparare un risotto davvero speciale! Il risotto alla robiola con chicchi
portafortuna di melograno!
Ingredienti
200 gr di
riso carnaroli
200 gr di robiola cremosa
1 litro di brodo vegetale
1 scalogno
200 gr di robiola cremosa
1 litro di brodo vegetale
1 scalogno
3 melograni
2 cucchiaio di burro
formaggio grattuggiato
1 foglia di alloro
2 cucchiaio di burro
formaggio grattuggiato
1 foglia di alloro
Preparazione
Tritate finemente lo scalogno e fatelo imbiondire in un filo di
olio: aggiungete il riso e lasciatelo tostare sul fuoco per circa 5 minuti, mescolando frequentemente per evitare
che si attacchi alla padella.
Versate quindi il primo mestolo
di brodo: lasciate che il riso
assorba il liquido e aggiungetene progressivamente fino ad esaurire il brodo.
Cuocete il riso a fiamma bassa, mescolando spesso. Quando sarà quasi cotto
preparate la mantecatura: aggiungete al
riso il burro e la robiola fresca. Mescolate e fate mantecare bene, aggiungendo
anche il formaggio grattugiato.
Durante la cottura del riso
preparate il succo di melograno: pulite due
melograni e passate il loro semi nel passaverdure e otterrete il suo succo.
Fatelo addensare mettendolo in un pentolino con un cucchiaino di burro e
facendolo bollire per alcuni minuti con una foglia di alloro.
Pulite il terzo melograno e tenete da parte i chicchi per decorare
il risotto. Servite il risotto nei piatti e per ciascuno mettete un cucchiaio
di salsa di melograno e spargete sul riso un cucchiaio di chicchi.
La leggenda del melograno portafortuna:
Leggende e tradizione si incontrano per raccontare la storia del melograno,celebre frutto portafortuna.
Ecco qual è la magia rossa dei suoi invitanti e buonissimi chicchi!
La mitologia
greca narra che il melograno sia una pianta sacra per Giunone, e
per Venere. Le spose romane usavano anche intrecciare tra i capelli rami dimelograno, come simbolo di
fertilità e ricchezza. In India si crede che il succo di questo frutto combatta
la sterilità; mentre in Dalmazia, la tradizione vuole che lo sposo trasferisca
nel suo giardino una pianta di melograno presa dal giardino del suocero.
Insomma, il melograno è un frutto che ha fatto la
storia e che tutt’oggi nelle nostre tavole non manca mai.
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