venerdì 16 gennaio 2015

Abbassiamo il colesterolo



Il colesterolo è un composto organico appartenente alla famiglia dei lipidi steroidei. Nel nostro organismo svolge diverse funzioni biologiche, importanti ed  ESSENZIALI:
  • è un componente delle membrane cellulari, di cui regola fluidità e permeabilità;
  • è il precursore della vitamina D, dei sali biliari e degli ormoni steroidei, sia maschili che femminili (testosteroneprogesteroneestradiolocortisolo ecc.).
Nonostante questo ruolo biologico di primo piano, quando il colesterolo circola nel sangue in concentrazioni superiori alla norma si trasforma in un acerrimo nemico della nostra salute.


Come tutti gli avversari più tenaci, il colesterolo alto può essere sconfitto soltanto conoscendolo a fondo ed utilizzando tali informazioni per elaborare adeguate strategie difensive e di contrattacco.

Colesterolo buono e colesterolo cattivo

Le lipoproteine a bassa densità (LDL) sono chiamate colesterolo cattivo.

Le lipoproteine ad alta densità (HDL) sono chiamate colesterolo buono.

Una lipoproteina è una particella caratterizzata da un cuore lipidico avvolto da un guscio proteico. All'interno del circolo sanguigno, tutti i grassi, compreso il colesterolo, vengono racchiusi in lipoproteine. Solo in questo modo possono raggiungere indisturbati i vari tessuti.


Apparentemente questa nomenclatura non ha alcun senso dato che, le LDL sono fondamentali per distribuire il colesterolo alle cellule. Per funzionare correttamente, il nostro organismo ha infatti bisogno di un costante apporto di colesterolo, guai se mancasse!
Tuttavia, le LDL in eccesso possono andare incontro a modificazioni strutturali, causate da agenti ossidanti come i radicali liberi, e depositarsi sulle pareti dei grossi vasi arteriosi. Ciò produce un triplice svantaggio:
ostacolo meccanico al flusso sanguigno: le LDL ossidate vanno a depositarsi sulla parete dei grossi vasi arteriosi dopo essere state inglobate da macrofagi. In tali sedi cominciano a moltiplicarsi anche le cellule muscolari che costituiscono la parete del vaso. Si viene così a formare una placca, detta aterosclerotica, che tende a crescere con il passare del tempo. In questo modo si riduce progressivamente il lume del vaso ed il sangue scorre con maggiori difficoltà.

Ridotta elasticità delle pareti delle arterie: l'elasticità delle arterie è molto importante, poiché insieme all'azione propulsiva della pompa cardiaca, contribuisce a spingere il sangue a valle. Dato che le placche aterosclerotiche diminuiscono l'elasticità arteriosa, la loro presenza si traduce in un ulteriore ostacolo alla circolazione.

Formazione di trombi: alcune parti della placca possono staccarsi diventando vere e proprie mine vaganti che, quando vanno ad otturare determinati capillari, impediscono l'arrivo di sangue al tessuto interessato.


Per impedire queste pericolose situazioni è molto importante consumare un'ampia varietà di alimenti antiossidanti. Alcune vitamine, per esempio, hanno la capacità di contrastare l'attività dannosa dei radicali liberi.

Dunque le LDL, chiamate colesterolo cattivo, sono tali soltanto quando si trovano in eccesso e quando vengono ossidate. In situazioni normali sono invece indispensabili per la buona salute dell'organismo.
Le HDL, al contrario, vengono chiamate colesterolo buono, poiché agiscono da veri e propri spazzini in grado di raccogliere l'eccesso di colesterolo e veicolarlo al fegato. Da qui tale composto verrà inglobato nei sali biliari, riversato nell'intestino ed in parte espulso con le feci.
Le LDL possono essere presenti in eccesso a causa di un forte consumo di colesterolo con la dieta. Tuttavia molto spesso si tratta di un fenomeno secondario, poiché il colesterolo circolante nel sangue ha una duplice origine:
esogena: deriva dagli alimenti di origine animale (15%-20%)
endogena: viene sintetizzato da tutte le cellule dell'organismo (80%)
Quasi sempre la causa di una eccessiva concentrazione di LDL nel sangue risiede nell'aumentata produzione endogena di colesterolo.
Normalmente esiste una regolazione per cui, se ci sono molte LDL in circolo, la sintesi endogena viene fortemente limitata. Esistono tuttavia varie condizioni che stravolgono questo meccanismo regolatorio, diminuendo la sensibilità delle cellule alla presenza di LDL. Meno colesterolo è portato dentro, meno colesterolo arriva e tante più LDL vengono immesse in circolo.
Una cellula ha infatti due possibilità: ricavare il colesterolo dalle LDL oppure sintetizzarselo in completa autonomia. Normalmente c'è una regolazione per cui prima di tutto le cellule utilizzano il colesterolo LDL e solo in caso di carenza di queste lipoproteine danno il via alla sintesi endogena.
Se il recettore che capta la presenza di LDL è mal funzionante la cellula diventa insensibile all'LDL e, nonostante l'abbondanza di colesterolo in circolo, continua a produrne dell'altro. Si entra così in un circolo vizioso che aumenta sensibilmente in rischio di aterosclerosi e malattie cardiovascolari in genere.


Quando si eseguono gli esami del sangue si vanno a valutare diversi parametri, primo fra tutti il colesterolo totale. Questo dato esprime la quantità complessiva di colesterolo contenuto nelle varie lipoproteine. Si considera corretto un valore inferiore ai 200 mg/100 ml di sangue.
Fino a poco tempo fa i medici si accontentavano di rilevare questo valore, oggi è invece necessario valutare anche la quantità di colesterolo buono o HDL. In linea generale questo parametro non dev'essere inferiore ai 40 mg/100 ml.
Più che il colesterolo totale, è quindi importante valutare il rapporto tra questo dato e la frazione buona o HDL. E' infatti più favorevole alla salute una condizione in cui il colesterolo totale è leggermente superiore alla norma e in cui anche la frazione HDL è elevata, rispetto al caso contrario.

Oggi si stanno studiando strategie efficaci per aumentare i livelli di colesterolo buono e diminuire quello cattivo. L'attività fisica, per esempio, è in grado di aumentare la concentrazione delle HDL. Analogo discorso può essere fatto per gli estrogeni che, fino alla menopausa, assicurano alla donna un minor rischio di patologie cardiovascolari rispetto agli uomini. Sembra anche che le popolazioni in cui la dieta è particolarmente ricca di fitoestrogeni (sostanze naturali contenute in alimenti vegetali come la soia) godano di un minor rischio cardiovascolare rispetto a quelle occidentali. 

VALORI DI RIFERIMENTO PER LA POPOLAZIONE SANA:
*A colesterolo totale: inferiore a 200 mg/dl
*B colesterolo buono (HDL): maggiore di 40 mg/dl
*C trigliceridemia: compresa tra 50 e 170 mg/dl
*D colesterolo cattivo (LDL): inferiore a 160 mg/dl
*E indice di rischio (colesterolo totale/HDL): inferiore a 5 se uomo o a 4.5 se donna



Dieci cibi per abbassare il colesterolo


Colesterolo alto? Alcuni cibi possono contribuire ad abbassarlo. Bisogna seguire una dieta ricca di verdura, legumi, frutta e cereali integrali in maniera da mantenere i livelli di colesterolo sotto controllo.
Certi alimenti più di altri, in base a specifici studi scientifici, sono considerati utili a questo scopo.
Di seguito alcuni dei nostri migliori alleati naturali per abbassare il colesterolo grazie ad un’alimentazione più sana e controllata.

1) Fragole
Uno studio ha evidenziato che le fragole aiutano a ridurre i livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi. Ad un gruppo di volontari in buona salute è stato richiesto di consumare mezzo chilo di fragole ogni giorno per un mese. Il merito sarebbe delle antocianine, i pigmenti che donano al frutto il caratteristico colore rosso.


2) Pomodori
I pomodori sono un rimedio naturale per contrastare il colesterolo alto e l’ipertensione, soprattutto se mangiati cotti e con regolarità. Il merito è del licopene, un carotenoide antiossidante che contribuisce inoltre a ridurre il rischio di infarto e di ictus. Secondo gli esperti che hanno condotto lo studio in questione, il licopene può ridurre il colesterolo LDL fino al 10% se assunto ogni giorno in dosi superiori a 25 milligrammi.

3) Anguria
L’estate si avvicina e presto sarà tempo di anguria, una vera e propria alleata per il cuore e per ridurre il colesterolo LDL. Un gruppo di ricercatori ha evidenziato che l’anguria protegge il cuore grazie alla citrulina, una sostanza già nota alla comunità scientifica per le sue proprietà benefiche contro ipertensione e malattie cardiache. Secondo alcuni studiosi, basterebbe una fetta di anguria al giorno per aiutare il nostro organismo a ridurre i livelli di colesterolo cattivo.


4) Pistacchi
I pistacchi potrebbero rappresentare l’arma segreta per combattere pressione alta, stress e colesterolo. Secondo gli scienziati che di recente hanno condotto una ricerca in proposito, mangiare con regolarità dosi contenute di pistacchi aiuterebbe in modo concreto a tenere sotto controllo alcuni problemi di salute, compresi il colesterolo alto e l’ipertensione. I pistacchi se assunti in piccole quantità e con regolarità, aiutano a ridurre il colesterolo cattivo e ad aumentare i livelli di colesterolo buono e di antiossidanti nel sangue.


5) Legumi
Una porzione di legumi al giorno aiuta ad abbassare il colesterolo. Via libera dunque a ceci, fagioli, piselli e lenticchie. Secondo uno studio pubblicato in Canada, i legumi ci aiutano a ridurre i livelli di colesterolo LDL del 5% se consumati una volta al giorno. Nello stesso tempo si ridurrebbe il rischio di contrarre malattie cardiovascolari. Sono sufficienti 130 grammi di legumi al giorno per avere effetti positivi. I legumi inoltre offrono al nostro corpo un ricco apporto di proteine e di sali minerali. Tra i legumi troviamo anche la soia, che secondo la Harvard Medical School avrebbe però effetti più modesti rispetto a quanto comunemente si creda. Chi preferisce non consumare soia, dunque, può scegliere tra gli altri legumi.


6) Avena
La Harvard Medical School indica l’avena tra gli alimenti che possono aiutare ad abbassare il colesterolo. Potrete, ad esempio, scegliere i fiocchi d’avena per arricchire la vostra colazione ed accompagnarli a della frutta fresca e di stagione. L’avena aiuta ad abbassare il colesterolo grazie alla sua ricchezza di fibre. Secondo gli esperti, dovremmo assumere da 20 a 35 grammi di fibre ogni giorno, tra cui 10 grammi di fibre insolubili.


7) Orzo
Anche l’orzo e altri cereali integrali, per via della loro ricchezza di fibre possono contribuire ad abbassare il colesterolo. Nei negozi di prodotti biologici potrete acquistare sia cereali integrali in chicco da utilizzare per la preparazione di primi piatti e di insalate che fiocchi di cereali integrali per la colazione, oppure le relative farine da utilizzare per la preparazione casalinga del pane o della pasta.


8) Noci
Noci, ma anche mandorle e arachidi, insieme ad altre tipologie di frutta secca, secondo gli studi più recenti sono benefiche per abbassare il colesterolo. Consumare circa 50 grammi di frutta secca al giorno, secondo quanto indicato dalla Harvard Medical School, aiuterebbe ad abbassare il colesterolo del 5%. Inoltre la frutta secca contiene altri nutrienti benefici per il cuore, perciò il suo consumo viene consigliato per la prevenzione dei disturbi cardiaci.


9) Mele
Una mela al giorno toglie il medico di torno e aiuta ad abbassare il colesterolo. Le mele sono davvero un toccasana per la nostra salute e secondo alcune ricerche condotte nel Regno Unito, mangiare una mela al giorno ridurrebbe le morti dovute al rischio cardiovascolare proprio come assumere una statina al giorno, ma senza effetti collaterali. Le statine sono farmaci che vengono prescritti proprio per abbassare il colesterolo. Le mele sono ricche di pectina, che contribuisce al loro effetto benefico. Altri tipi di frutta particolarmente utili sono uva, agrumi e le già citate fragole.


10) Melanzane
Ancora da Harvard, ecco la segnalazione di un ortaggio particolarmente indicato per abbassare il colesterolo. Si tratta delle melanzane, che hanno un basso contenuto di calorie e che allo stesso tempo sono ricche di fibre. Dunque ricordiamo di consumarle spesso, soprattutto quando sono di stagione.



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