Il colesterolo è un
composto organico appartenente alla famiglia dei lipidi steroidei. Nel nostro
organismo svolge diverse funzioni biologiche, importanti ed ESSENZIALI:
- è un componente delle membrane
cellulari, di cui regola fluidità e permeabilità;
- è il precursore della vitamina
D, dei sali
biliari e degli ormoni
steroidei, sia maschili che femminili (testosterone, progesterone, estradiolo, cortisolo ecc.).
Nonostante questo ruolo
biologico di primo piano, quando il colesterolo circola nel sangue in
concentrazioni superiori alla norma si trasforma in un acerrimo nemico della
nostra salute.
Come tutti gli avversari
più tenaci, il colesterolo alto può essere sconfitto soltanto
conoscendolo a fondo ed utilizzando tali informazioni per elaborare adeguate
strategie difensive e di contrattacco.
Colesterolo buono e colesterolo
cattivo
Le lipoproteine a bassa
densità (LDL) sono chiamate colesterolo cattivo.
Le lipoproteine ad alta
densità (HDL) sono chiamate colesterolo buono.
Una lipoproteina è una
particella caratterizzata da un cuore lipidico avvolto da un guscio proteico.
All'interno del circolo sanguigno, tutti i grassi, compreso il colesterolo,
vengono racchiusi in lipoproteine. Solo in questo modo possono raggiungere
indisturbati i vari tessuti.
Apparentemente questa
nomenclatura non ha alcun senso dato che, le LDL sono fondamentali per distribuire
il colesterolo alle
cellule. Per funzionare correttamente, il nostro organismo ha infatti bisogno
di un costante apporto di colesterolo, guai se mancasse!
Tuttavia, le LDL in eccesso
possono andare incontro a modificazioni strutturali, causate da agenti
ossidanti come i radicali
liberi, e depositarsi sulle pareti dei grossi vasi arteriosi.
Ciò produce un triplice svantaggio:
ostacolo meccanico al
flusso sanguigno: le LDL ossidate vanno a depositarsi sulla parete dei grossi
vasi arteriosi dopo essere state inglobate da macrofagi.
In tali sedi cominciano a moltiplicarsi anche le cellule muscolari che
costituiscono la parete del vaso. Si viene così a formare una placca, detta
aterosclerotica, che tende a crescere con il passare del tempo.
In questo modo si riduce progressivamente il lume del vaso ed il sangue scorre
con maggiori difficoltà.
Ridotta elasticità delle
pareti delle arterie:
l'elasticità delle arterie è molto importante, poiché insieme all'azione
propulsiva della pompa cardiaca, contribuisce a spingere il sangue a valle.
Dato che le placche aterosclerotiche diminuiscono
l'elasticità arteriosa, la loro presenza si traduce in un ulteriore ostacolo
alla circolazione.
Formazione di trombi:
alcune parti della placca possono staccarsi diventando vere e proprie mine
vaganti che, quando vanno ad otturare determinati capillari,
impediscono l'arrivo di sangue al tessuto interessato.
Per impedire queste
pericolose situazioni è molto importante consumare un'ampia varietà di alimenti
antiossidanti. Alcune vitamine,
per esempio, hanno la capacità di contrastare l'attività dannosa dei radicali
liberi.
Dunque le LDL, chiamate colesterolo
cattivo, sono tali soltanto quando si trovano in eccesso e quando vengono
ossidate. In situazioni normali sono invece indispensabili per la buona salute
dell'organismo.
Le HDL, al contrario,
vengono chiamate colesterolo buono, poiché agiscono da veri e
propri spazzini in grado di raccogliere l'eccesso di colesterolo e veicolarlo
al fegato. Da qui tale composto verrà inglobato nei sali biliari,
riversato nell'intestino ed in parte espulso con le feci.
Le LDL possono essere
presenti in eccesso a causa di un forte consumo di colesterolo con la dieta.
Tuttavia molto spesso si tratta di un fenomeno secondario, poiché il
colesterolo circolante nel sangue ha una duplice origine:
esogena: deriva dagli
alimenti di origine animale (15%-20%)
endogena: viene sintetizzato da tutte le cellule
dell'organismo (80%)
Quasi sempre la causa di
una eccessiva concentrazione di LDL nel sangue risiede nell'aumentata
produzione endogena di colesterolo.
Normalmente esiste una
regolazione per cui, se ci sono molte LDL in circolo, la sintesi
endogena viene fortemente limitata. Esistono tuttavia varie
condizioni che stravolgono questo meccanismo regolatorio, diminuendo la
sensibilità delle cellule alla presenza di LDL. Meno colesterolo è portato
dentro, meno colesterolo arriva e tante più LDL vengono immesse in circolo.
Una cellula ha infatti due
possibilità: ricavare il colesterolo dalle LDL oppure sintetizzarselo in
completa autonomia. Normalmente c'è una regolazione per cui prima di tutto le
cellule utilizzano il colesterolo LDL e solo in caso di carenza di queste
lipoproteine danno il via alla sintesi endogena.
Se il recettore che capta
la presenza di LDL è mal funzionante la cellula diventa insensibile all'LDL e,
nonostante l'abbondanza di colesterolo in circolo, continua a produrne
dell'altro. Si entra così in un circolo vizioso che aumenta sensibilmente in
rischio di aterosclerosi e malattie
cardiovascolari in genere.
Quando si eseguono gli esami del
sangue si vanno a valutare diversi parametri, primo fra tutti
il colesterolo
totale. Questo dato esprime la quantità complessiva di colesterolo
contenuto nelle varie lipoproteine. Si considera corretto un valore
inferiore ai 200 mg/100 ml di sangue.
Fino a poco tempo fa i
medici si accontentavano di rilevare questo valore, oggi è invece necessario valutare
anche la quantità di colesterolo buono o HDL. In linea generale questo
parametro non dev'essere inferiore ai 40 mg/100 ml.
Più che il colesterolo
totale, è quindi importante valutare il rapporto tra
questo dato e la frazione buona o HDL. E' infatti più favorevole alla salute
una condizione in cui il colesterolo totale è leggermente superiore alla norma
e in cui anche la frazione HDL è elevata, rispetto al caso contrario.
Oggi si stanno studiando
strategie efficaci per aumentare i
livelli di colesterolo buono e diminuire quello cattivo.
L'attività fisica, per esempio, è in grado di aumentare la concentrazione delle
HDL. Analogo discorso può essere fatto per gli estrogeni che,
fino alla menopausa,
assicurano alla donna un minor rischio di patologie
cardiovascolari rispetto agli uomini. Sembra anche che le
popolazioni in cui la dieta è particolarmente ricca di fitoestrogeni (sostanze
naturali contenute in alimenti vegetali come la soia) godano di un minor rischio
cardiovascolare rispetto a quelle occidentali.
VALORI DI RIFERIMENTO PER
LA POPOLAZIONE SANA:
*A colesterolo
totale: inferiore a 200 mg/dl
*B colesterolo
buono (HDL): maggiore di 40 mg/dl
*C trigliceridemia:
compresa tra 50 e 170 mg/dl
*D colesterolo
cattivo (LDL): inferiore a 160 mg/dl
*E indice di
rischio (colesterolo totale/HDL): inferiore a 5 se uomo o a 4.5
se donna
Dieci cibi per abbassare il colesterolo
Colesterolo alto? Alcuni cibi
possono contribuire ad abbassarlo. Bisogna seguire una dieta ricca di verdura,
legumi, frutta e cereali integrali in maniera da mantenere i livelli di
colesterolo sotto controllo.
Certi alimenti più di altri, in base a specifici studi scientifici, sono considerati utili a questo scopo.
Di seguito alcuni dei nostri migliori alleati naturali per abbassare il colesterolo grazie ad un’alimentazione più sana e controllata.
Certi alimenti più di altri, in base a specifici studi scientifici, sono considerati utili a questo scopo.
Di seguito alcuni dei nostri migliori alleati naturali per abbassare il colesterolo grazie ad un’alimentazione più sana e controllata.
1) Fragole
Uno studio ha evidenziato che le
fragole aiutano a ridurre i livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi. Ad un
gruppo di volontari in buona salute è stato richiesto di consumare mezzo chilo
di fragole ogni giorno per un mese. Il merito sarebbe delle antocianine, i
pigmenti che donano al frutto il caratteristico colore rosso.
2) Pomodori
I pomodori sono un rimedio
naturale per contrastare il colesterolo alto e l’ipertensione, soprattutto se
mangiati cotti e con regolarità. Il merito è del licopene, un carotenoide
antiossidante che contribuisce inoltre a ridurre il rischio di infarto e di
ictus. Secondo gli esperti che hanno condotto lo studio in questione, il
licopene può ridurre il colesterolo LDL fino al 10% se assunto ogni giorno in
dosi superiori a 25 milligrammi.
3) Anguria
L’estate si avvicina e presto
sarà tempo di anguria, una vera e propria alleata per il cuore e per ridurre il
colesterolo LDL. Un gruppo di ricercatori ha evidenziato che l’anguria protegge
il cuore grazie alla citrulina, una sostanza già nota alla comunità scientifica
per le sue proprietà benefiche contro ipertensione e malattie cardiache.
Secondo alcuni studiosi, basterebbe una fetta di anguria al giorno per aiutare
il nostro organismo a ridurre i livelli di colesterolo cattivo.
4) Pistacchi
I pistacchi potrebbero
rappresentare l’arma segreta per combattere pressione alta, stress e
colesterolo. Secondo gli scienziati che di recente hanno condotto una ricerca
in proposito, mangiare con regolarità dosi contenute di pistacchi aiuterebbe in
modo concreto a tenere sotto controllo alcuni problemi di salute, compresi il
colesterolo alto e l’ipertensione. I pistacchi se assunti in piccole quantità e
con regolarità, aiutano a ridurre il colesterolo cattivo e ad aumentare i
livelli di colesterolo buono e di antiossidanti nel sangue.
5) Legumi
Una porzione di legumi al giorno
aiuta ad abbassare il colesterolo. Via libera dunque a ceci, fagioli, piselli e
lenticchie. Secondo uno studio pubblicato in Canada, i legumi ci aiutano a
ridurre i livelli di colesterolo LDL del 5% se consumati una volta al giorno.
Nello stesso tempo si ridurrebbe il rischio di contrarre malattie
cardiovascolari. Sono sufficienti 130 grammi di legumi al giorno per avere
effetti positivi. I legumi inoltre offrono al nostro corpo un ricco apporto di
proteine e di sali minerali. Tra i legumi troviamo anche la soia, che secondo
la Harvard Medical School avrebbe però effetti più modesti rispetto a quanto
comunemente si creda. Chi preferisce non consumare soia, dunque, può scegliere
tra gli altri legumi.
6) Avena
La Harvard Medical School indica
l’avena tra gli alimenti che possono aiutare ad abbassare il colesterolo.
Potrete, ad esempio, scegliere i fiocchi d’avena per arricchire la vostra
colazione ed accompagnarli a della frutta fresca e di stagione. L’avena aiuta
ad abbassare il colesterolo grazie alla sua ricchezza di fibre. Secondo gli
esperti, dovremmo assumere da 20 a 35 grammi di fibre ogni giorno, tra cui 10
grammi di fibre insolubili.
7) Orzo
Anche l’orzo e altri cereali
integrali, per via della loro ricchezza di fibre possono contribuire ad
abbassare il colesterolo. Nei negozi di prodotti biologici potrete acquistare
sia cereali integrali in chicco da utilizzare per la preparazione di primi
piatti e di insalate che fiocchi di cereali integrali per la colazione, oppure le
relative farine da utilizzare per la preparazione casalinga del pane o della
pasta.
8) Noci
Noci, ma anche mandorle e
arachidi, insieme ad altre tipologie di frutta secca, secondo gli studi più
recenti sono benefiche per abbassare il colesterolo. Consumare circa 50 grammi
di frutta secca al giorno, secondo quanto indicato dalla Harvard Medical
School, aiuterebbe ad abbassare il colesterolo del 5%. Inoltre la frutta secca
contiene altri nutrienti benefici per il cuore, perciò il suo consumo viene
consigliato per la prevenzione dei disturbi cardiaci.
9) Mele
Una mela al giorno toglie il
medico di torno e aiuta ad abbassare il colesterolo. Le mele sono davvero un
toccasana per la nostra salute e secondo alcune ricerche condotte nel Regno
Unito, mangiare una mela al giorno ridurrebbe le morti dovute al rischio
cardiovascolare proprio come assumere una statina al giorno, ma senza effetti
collaterali. Le statine sono farmaci che vengono prescritti proprio per
abbassare il colesterolo. Le mele sono ricche di pectina, che contribuisce al
loro effetto benefico. Altri tipi di frutta particolarmente utili sono uva,
agrumi e le già citate fragole.
10) Melanzane
Ancora da Harvard, ecco la
segnalazione di un ortaggio particolarmente indicato per abbassare il
colesterolo. Si tratta delle melanzane, che hanno un basso contenuto di calorie
e che allo stesso tempo sono ricche di fibre. Dunque ricordiamo di consumarle
spesso, soprattutto quando sono di stagione.
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