giovedì 23 aprile 2015

L'importanza e la funzione dell'acido folico e dei folati


L'acido folico è una vitamina presente nei cereali, nel lievito di birra, nel fegato, nelle foglie (da cui l'attributo "folico") ed in particolar modo negli spinaci. Dopo essere stato assorbito a livello intestinale, l'acido folico viene attivato dal fegato, che lo trasforma in acido folinico, lo distribuisce ai vari tessuti o, eventualmente, lo deposita come riserva.
Più che di acido folico sarebbe corretto parlare di folati, dal momento che esiste un'intera famiglia di sostanze con struttura ed attività biologica analoga a quella della classica vitamina B9. Durante l'assorbimento intestinale queste provitamine vengono ridotte nella loro forma più semplice, chiamata, appunto, acido folico.
La vitamina B9 è essenziale alla vita dell'uomo e di molti altri organismi, anche particolarmente semplici come i batteri. Questa sostanza, intervenendo nella sintesi degli acidi nucleici, è infatti molto importante per la crescita e la riproduzione cellulare.
L'acido folico ed i suoi derivati partecipano alla sintesi di emoglobinae di alcuni amminoacidi, come la metionina e l'acido glutammico. Sono molto importanti per la crescita, per la riproduzione e per il buon funzionamento del sistema nervoso.
Insieme alla vitamina B12, con la quale condivide numerose funzioni, tra cui la più nota è quella antianemica, l'acido folico è una delle due vitamine di più recente scoperta.




Fabbisogno di Acido Folico e Contenuto negli Alimenti

Il fabbisogno giornaliero di acido folico è stato valutato, per uomini e donne adulte, in 200 mcg (µg). Tale quota è facilmente raggiungibile con una dieta varia ed equilibrata, che includa alimenti vegetali, preferibilmente freschi e consumati crudi (la cottura distrugge dal 50 al 95% dell'acido folico). Come accade per la vitamina C, anche l'esposizione alla luce solareimpoverisce gli alimenti del loro prezioso carico di folati. Proprio per questo motivo chi mangia spesso in mensa è predisposto ad una carenza di acido folico e di altre vitamine termolabili.
Il consiglio è quindi quello di non conservare troppo a lungo le verdure, ma di consumarle velocemente, fresche o dopo una rapida cottura.

Carenza di Acido Folico

Nonostante il fabbisogno minimo venga ampiamente coperto dalla semplice assunzione di 150 grammi di spinaci o crescione, carenze di acido folico sono abbastanza comuni, specialmente nelle donne in gravidanza e negli anziani. Colpa di un'alimentazione inadeguata (povera di verdure fresche), ma anche di condizioni patologiche che possono ostacolare l'assimilazione della vitamina. E' bene ricordare, per esempio, che l'alcol ed il morbo celiaco riducono l'assorbimento della B12 e dei folati, aumentandone l'escrezione; anche il fumo ha un effetto negativo. 
I sintomi da carenza sono piuttosto vari e comprendono: apatia, stanchezza, inappetenza, difficoltà psichiche e mnemoniche, turbe del sonno, ulcerazioni della mucosa orale e anemia macrocitica e megaloblastica. Durante l'infanzia un deficit di folati causa ritardi nella crescita, per questo l'acido folico è conosciuto anche come "la vitamina amica dei bambini".
Alcuni batteri presenti nel tubo digerente sono in grado di produrre acido folico, che, un po' come succede per il nostro organismo, viene utilizzato per la sintesi di nucleotidi ed amminoacidi. Dato che una certa parte dell'acido folico prodotto viene riassorbita, l'alterazione della normale flora batterica, indotta per esempio dall'uso prolungato di antibiotici, può scatenare carenze di folati. In queste ed altre condizioni, come l'alcolismo, la gravidanza e l'allattamento, è necessario incrementare l'assunzione di acido folico. Per le gestanti i livelli raccomandati dagli esperti salgono a 400 mcg, mentre per le nutrici si consiglia un apporto non inferiore ai 350 mcg/die.
Nelle puerpere la razione alimentare viene spesso affiancata da integratori specifici a base di folati, necessari per preservare la salute della madre (attività antianemica) e del feto (previene la formazione della spina bifida, una grave malformazione del tubo neurale). In caso di gravidanza programmata, l'apporto di acido folico viene spesso integrato da supplementi dietetici, già 5 o 6 settimane prima del concepimento.




Il fabbisogno di folati è superiore anche per gli sportivi, per le donne che assumono contraccettivi orali a base di progesterone ed estrogeni (questi ormoni interferiscono con l'assorbimento dell'acido folico) e in ogni condizione che richieda un più accentuato rinnovo dei tessuti.

In questi ultimi anni l'acido folico è salito alla ribalta anche per la sua capacità di contrastare gli effetti negativi dell'omocisteina, un amminoacido che, quando è presente in eccesso nel circolo sanguigno, causa danni simili, se non addirittura superiori, a quelli dell'ipercolesterolemia.



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