lunedì 24 agosto 2015

Pet therapy: la medicina migliore contro la solitudine



Il 39% degli over 65 italiani, circa 2,1 milioni di persone, possiede un animale domestico. E il 93% di loro reputa la compagnia dell’amico a quattro zampe “molto importante”. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’Osservatorio di FederAnziani Senior Italia su 5.790 ultrasessantacinquenni. Per la maggior parte dei proprietari, l’animale domestico è, infatti, un vero compagno di vita. Il 38% del campione lo porta con sé in vacanza; la metà lo lascia nelle abitazioni di figli, parenti o amici; mentre il 12% lo lascia in strutture appositi per animali. Infine, circa il 20% degli intervistati ha rinunciato a una vacanza perché la struttura di destinazione non accettava animali domestici.


L’analisi ha rilevato che ogni anno gli anziani spendono circa 1,4 miliardi di euro per prendersi cura dei loro animali domestici. In particolare, ogni proprietario paga circa 125 euro per le spese veterinarie, 425 per il cibo e 236 per l’igiene del suo amico, per un totale complessivo di 786 euro. Quasi nove proprietari su dieci hanno un cane (54%) o un gatto (33%). I possessori di cani, in particolare,sono molto attenti alle necessità del loro amico a quattro zampe: l’82% del campione lo porta  a passeggio ogni giorno. La metà degli intervistati dichiara di occuparsi in prima persona del proprio animale domestico. Inoltre, il 93% ritiene la compagnia dell’animale domestico “molto” e “abbastanza” importante.

Il 78% degli intervistati mostra un buon livello di conoscenza della pet therapy. Il 97% la ritiene “molto” o “abbastanza” importante per dare sollievo dalle malattie o beneficio allo stato d’animo delle persone. L’85% del campione dichiara, poi, di portare regolarmente il proprio animale domestico dal veterinario. Mediamente, i possessori di cani vi si recano più frequentemente dei possessori di gatti. Infine, il vaccino è ritenuto fondamentale: più dell’87% del campione vaccina il proprio animale.


“L’indagine evidenzia l’enorme importanza della compagnia degli animali domestici per gli over 65 – commenta Roberto Messina, Presidente di FederAnziani Senior Italia. - Un’importanza che è altrettanto elevata per l’Ssn. Proprio FederAnziani, attraverso il suo centro studi, ha stimato che il possesso di un animale domestico, unito ad una corretta alimentazione, produrrebbe 4mld di euro di risparmi annuali per il Ssn nella gestione delle malattie croniche (ipertensione, diabete, depressione). L’attività fisica legata al possesso di un animale, infatti, contribuisce alla prevenzione e al contrasto delle patologie metaboliche, mentre la sola presenza di un animale da compagnia contribuisce alla riduzione dell’ipertensione oltre a rappresentare, soprattutto per gli anziani soli, un efficace mezzo di contrasto della solitudine e della depressione che spesso si associa ad essa”.

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