L'aumento della vita media ha incrementato le malattie degenerative.
- Immobilità: assente o ridotta autonomia nel movimento.
- Instabilità: difficoltà a mantenere l’equilibrio in piedi o nel cammino.
- Incontinenza urinaria.
- Deterioramento cognitivo.
L’efficienza delle funzioni corporee aumenta dall’infanzia fino all’età adulta, raggiungendo il massimo intorno ai quaranta anni.
In seguito diminuisce con il crescere dell’età.
In seguito diminuisce con il crescere dell’età.
Che cosa succede dai cinquant’anni in su?
- La velocità dell’impulso nervoso lungo i nervi diminuisce del 10-15%.
- L’indice cardiaco e la flessibilità articolare diminuiscono del 20-30%.
- La ventilazione polmonare diminuisce del 30-40%.
- Le cellule epatiche e renali perdono il 40-50% delle loro capacità funzionali.
- Le donne perdono il 30% della matrice ossea, mentre gli uomini ne perdono il 15%.
La sedentarietà della persona anziana favorisce la comparsa di vari dolori, in modo particolare articolari, causati da indebolimento del tono muscolare e tutte quelle azioni che prima si facevano senza sforzo, diventano un problema.
La difficoltà a compiere cose che prima erano semplici si ripercuote sul morale.
YOGA PER LA TERZA ETA’
Cosa s’intende e a chi è rivolto?
Si tratta di pratiche eseguite con movimenti lenti, graduali e semplici, comprendono piegamenti, allungamenti, leggere torsioni, sequenze di posizioni eseguite in modo da non richiedere eccessivi sforzi a muscoli e articolazioni.
Si esegue attraverso l’analisi dei movimenti quotidiani, riadattandoli con altri più semplici in modo da limitare e ritardare gli effetti che i processi d’invecchiamento hanno su: Scheletro, muscoli e i sistemi, in modo particolare il respiratorio e cardiocircolatorio. Dare la possibilità di rimanere il più a lungo possibile autosufficiente.
Si cerca quindi di portare l’anziano a migliorare le sue capacità fisiche mentali e sociali e non deve essere interpretato solo come pratica di mobilizzazioni o ginnastica, che sarebbe assai riduttiva per una disciplina
che vanta millenni di esistenza.
Generalmente lo yoga per la terza età è eseguito in gruppo, quindi gli si da la possibilità di stare con gli altri.
Si eseguono esercizi dedicati all’allenamento della memoria associati a movimenti dolci del corpo e tecniche di rilassamento.
Diversi studi hanno dimostrato che l’attività fisica, mentale e la vita sociale sono fattori protettivi verso la demenza e il deterioramento cognitivo, influiscono sul benessere psicologico, affettivo e sull’autostima.
Importanza delle pratiche yoga:
- Fondamentali per migliorare l’equilibrio ed evitare cadute.
- Aumentare l’agilità dei riflessi per poter mantenere un certo livello di autonomia e di capacità motoria.
- Mantenere le capacità cognitive residue “la memoria”.
QUALI BENEFICI SI ASPETTA UN ANZIANO DALLA PRATICA?
- Affrontare più facilmente una rampa di scale.
- Potersi abbassare, per prendere un oggetto.
- Avere la possibilità di allacciarsi le scarpe.
Tre aspetti importanti:
Postura - Respirazione - Movimento
La postura:
E’ una posizione abituale, definita dalla contrazione di alcuni gruppi di muscoli che si oppongono alla gravità.
L’anziano (più del giovane) tende ad assumere posture scorrette che ostacolano la corretta respirazione, diminuiscono l’afflusso di ossigeno al cervello, scombussolano la digestione provocando stitichezza o diarrea ecc. Contribuiscono quindi all’insorgenza o complicazione della malattia.
Respirazione:
Respirazione:
Il buon funzionamento dell’intero organismo, in particolare del cervello, ha bisogno di un apporto continuo di ossigeno. La corretta respirazione assicura il regolare apporto di ossigeno e l’eliminazione dell’anidride carbonica, un mal funzionamento di questi due aspetti porta il danneggiamento delle cellule del cervello.
Per mezzo della respirazione oltre all’assorbimento del “Prana” si produce l’energia fisica necessaria ai movimenti. Senza la corretta respirazione, la trasformazione degli alimenti è incompleta e produce un eccesso di scorie, l’energia necessaria per il movimento degli arti è insufficiente.
Con l’invecchiamento la funzione respiratoria s’indebolisce ed è necessario mantenerla in una buona condizione lavorando in modo particolare sui muscoli che permettono la respirazione, In secondo luogo il respiro è un ottimo mezzo per acquisire maggior consapevolezza. è per questo che un buon programma per mantenersi in forma o una buona riabilitazione deve sempre iniziare con il miglioramento della respirazione.
- Con posture scorrette, si crea compressione e chiusura della cassa toracica, che non permette una sufficiente espansione dei polmoni, è chiaro che l’anziano non può respirare correttamente.
- Il sangue riceve troppo poco ossigeno.
- Il cervello e i muscoli sono insufficientemente ossigenati.
Tutto questo facilita l’insorgenza di demenza, malattie polmonari, accelera l’aggravamento di patologie in corso.
Il movimento: E’ fondamentale per l’ anziano. Attraverso delle attività svolte in maniera adeguata e regolare, contribuisce a mantenere o riacquistare l’indipendenza, può contribuire a preservare una vita attiva il più a lungo possibile, inoltre facilita la socializzazione.
Il movimento: E’ fondamentale per l’ anziano. Attraverso delle attività svolte in maniera adeguata e regolare, contribuisce a mantenere o riacquistare l’indipendenza, può contribuire a preservare una vita attiva il più a lungo possibile, inoltre facilita la socializzazione.
I movimenti devono essere eseguiti lentamente e ripetuti più volte, se associati alla respirazione servono per migliorare l’ampiezza respiratoria.
I movimenti lenti aiutano a prendere consapevolezza del proprio corpo e a controllarlo in maniera dolce.
Sono molti gli effetti positivi di un sano e regolare movimento fisico:
Sono molti gli effetti positivi di un sano e regolare movimento fisico:
- Conservare il giusto tono delle masse muscolari.
- Da’ maggiore sicurezza durante gli spostamenti.
- Flessibilità e maggiore libertà di movimento.
- Mantenere efficienti l’apparato cardiovascolare e respiratorio.
- Mantenere la massa ossea e quindi prevenire l’osteoporosi.
- Migliora l’immagine del proprio sé e accresce l’autostima.
- Rallenta il deterioramento delle articolazioni.
- Tiene sotto controllo il peso corporeo.
BENEFICI DELLO YOGA:
Livello cardiovascolare
- Migliora il flusso sanguigno nei vasi capillari muscolari.
- Migliora la contrattilità del muscolo cardiaco.
- Migliora la prestazione miocardica.
- Migliora la resistenza.
- Normalizzazione del processo di coagulazione del sangue
- Diminuzione del rischio di trombosi nelle coronarie
- Miglioramento dell’irrorazione di sangue nel miocardio.
- Riduce la pressione.
- Rischio inferiore di essere colpiti da infarto.
Composizione corporea
- Aumenta la massa muscolare.
- Diminuisce il tessuto adiposo addominale.
- Metabolismo
- Aumenta la tolleranza al glucosio.
- Riduce i trigliceridi.
- Riduce il colesterolo.
- Aumenta il tono muscolare.
- Aumenta l'equilibrio.
- Migliora la forza e la flessibilità.
- Potenzia le prestazioni funzionali fisiche.
- Riduce il rischio di cadute.
- Scheletro - osseo
- Aumenta il calcio e l'azoto.
- Ritarda la riduzione della densità minerale ossea.
- Benessere psicologico
- Aumenta la soglia dell'attenzione.
- Diminuisce i livelli degli ormoni correlati allo stress.
- Migliora la percezione del benessere
- Rende migliore il sonno.
Quindi lo Yoga può
migliorare la salute e prolungare la vita nell’'anziano?
Molti studi svolti rivelano che anche una modesta attività Yogica consente di ridurre sostanzialmente il rischio di malattie, in modo particolare quelle cardiache e respiratorie. migliorare la salute e prolungare la vita nell’'anziano?
Lo Yoga è una disciplina molto antica. Sicuramente se introdotta come routine anche solo un paio di volte alla settimana può migliorare e mantenere la condizione fisica, infatti, attiva la circolazione sanguigna, sollecita il tono muscolare, mantiene mobili le articolazioni che tendono ad irrigidirsi, porta quei benefici che ridanno quel benessere che con l’invecchiamento si tende a perdere.
Lo yoga è una disciplina introspettiva che insegna a conoscere il proprio corpo, i propri atteggiamenti, migliora sicurezza di sé e autostima, eliminando così la sfiducia delle proprie condizioni fisiche. Permette di piacersi di più e di piacere anche agli altri, diventa quindi una pratica che aiuta a socializzare, favorisce il contatto tra le persone e mette il buono umore.
A livello sociale ed emozionale, porta di conseguenza molti benefici, diminuendo anche quei continui lamenti sui propri dolori e acciacchi che spesso è l’argomentazione principale che gli anziani hanno quando s’incontrano.
Da ciò risulta che una pratica giornaliera regolare e protratta nel tempo migliora la qualità di vita.
Fonte: www.yogitalia.com
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