giovedì 25 settembre 2014

Frutti di Bosco: bacche preziose e alleate per la nostra salute


Dopo le famose bacche Tibetane di Goji, le sudamericane Maqui, oggi vi parliamo di altre, forse più comuni, ma ugualmente preziose bacche: i Frutti di bosco. Questi hanno una voce molto importante nel capitolo della fitoterapia oltre che dell’ alimentazione. Infatti, con le loro foglie e  con le loro gemme, si possono preparare rimedi molto efficaci per diversi disturbi. Prevengono e combattono la cellulite, migliorano la vista, tengono sotto controllo gli ormoni.
Il termine "frutti di bosco" identifica un insieme di frutti che non si accomunano tanto per la classificazione botanica, quanto piuttosto per la compresenza nello stesso habitat naturale o ambiente di crescita; in parole povere, i frutti di bosco sono tutti alimenti di origine vegetale reperibili nel sottobosco o, più genericamente, nelle macchie di vegetazione selvatica.

Le bacche forniscono vitamina C; inoltre i loro pigmenti colorati rafforzano i piccoli vasi sanguigni.
I semi sono un concentrato di acidi grassi polinsaturi dalle proprietà antinfiammatorie.
Le foglie sono particolarmente ricche di sostanze che aiutano a disintossicare  l’organismo e hanno proprietà astringenti.
Le gemme hanno effetti sul sistema ghiandolare grazie alle biostimoline, degli ormoni vegetali.

I Frutti di Bosco in botanica
Sono due le specie più diffuse di mirtillo: il nero ed il rosso. Si trovano in montagna e sono della famiglia delle ericacee.
More, lamponi e altri frutti del rovo (suddivisi in più di 100 varietà) sono della famiglia delle rosacee,  degli arbusti spinosi che  crescono in zone umide e ombrose come le rive dei fossi.
Il ribes nero delle saxifragacee, cresce spontaneo nel sottobosco e lungo i margini dei fiumi, soprattutto in montagna. Ci sono altre varietà di ribes (rosso,rosa e bianco) ma quello nero è il più ricco di principi attivi.
Le foglie dei frutti di bosco vanno raccolte in giugno (solo quelle del ribes  si colgono in luglio) prima della fioritura, essiccate e messe in sacchetti di carta.
I frutti maturano ad agosto e vanno consumati subito per mantenere inalterate le proprietà benefiche oppure trasformati in marmellate  e succhi.



I frutti di bosco per curare infiammazioni alla  gola e intestino
More, lamponi, mirtilli e ribes non sono solo delizie per il palato, ma le loro proprietà vengono sfruttate da secoli per i più svariati motivi. Già gli antichi romani, ad esempio, usavano decotti di foglie di more e lamponi per far cicatrizzare ferite, guarire infiammazioni della gola, combattere la stitichezza. Nel Medioevo attribuivano alle foglie di mirtillo la capacità di curare le emorroidi: infatti hanno la proprietà di curare la fragilità capillare (e le emorroidi sono vene rilassate)
Le piante  del  bosco sono state le protagoniste degli erbari rinascimentali, anche se successivamente sono cadute nel dimenticatoio. Solo negli ultimi decenni  la moderna fitoterapia le ha rivalutate sotto il profilo terapeutico, scoprendo tra l’altro le proprietà delle gemme. E’ stato il medico belga Pol Henry a inventare negli anni ’50 la gemmoterapia, una forma di cura che si basa sull’uso di gemme e  giovani getti macerati in alcol e glicerina, ricchi di fattori ormonali vegetali ,  perché si ritiene che abbiano qualità particolari rispetto alla sostanza della pianta. E proprio la famiglia dei frutti di bosco, infatti, è una delle più importanti in questo campo della fitoterapia.

Principi attivi e proprietà
Tra  foglie, frutti e gemme, le bacche dei frutti di bosco contengono una vera e propria miniera di sostanze benefiche per la salute.
responsabili della loro azione disintossicante e diuretica.
Gli estratti di queste piante sono ideali per chi soffre di malattie reumatiche e di infiammazioni articolari: tra le loro proprietà, infatti ,c’ è  anche quella di accelerare l’eliminazione  dei depositi di acido urico che si formano nelle articolazioni.
Ricche di tannini, le foglie hanno ance un’ azione astringente: utili sia come collutori che come disinfettanti intestinali.
Sono soprattutto le foglie di lampone, invece, a combattere l’ iperglicemia,  mentre i frutti sono adatti anche ai diabetici.
Grazie a diverse sostanze che  fungono anche da coloranti naturali (flavonoidi e antociani) e all’ elevato contenuto di vitamina C, i frutti di bosco sono ottimi per rinforzare le difese immunitarie, per combattere lo stress e la fragilità capillare.
I frutti di mirtillo, in particolare, possiedono la caratteristica di proteggere la retina e migliorare la visione notturna.
Sotto forma di gemmoderivati tutte queste piante contribuiscono a riportare in equilibrio i livelli ormonali.
Il ribes agisce sulle ghiandole surrenali e aiuta a prevenire e  curare le allergie. Lampone e mora regolarizzano le mestruazioni e curano la sindrome dell’ovaio policistico. Il mirtillo rosso ha un’ attività estrogenica ed è ideale per combattere i sintomi della menopausa. Aiuta anche a risolvere i disturbi del colon.

In cucina:

Confettura di Frutti di Bosco

Ingredienti:
1 kg di frutti di bosco misti (lamponi,more,mirtilli)
500 gr di zucchero
2 cucchiai di succo di limone
1 bicchiere d’acqua

Preparazione:
Sciacquate velocemente i frutti di bosco e metteteli in una casseruola capiente, aggiungete l’acqua e il succo di limone; fate cuocere a fuoco basso per circa 15 minuti, fino a quando la frutta si ridurrà in purea. Con un frullatore ad immersione provvedete a frullare il tutto (se vi invece preferite una confettura con i pezzi lasciate stare) e poi aggiungete, un po’ alla volta e mescolando accuratamente, lo zucchero. Lasciate cuocere, sempre a fuoco dolce, per un’altra mezz’ora o fino a quando la confettura avrà raggiunto la consistenza che preferite (prova piattino). Spegnete e lasciate riposare un paio di minuti, invasate la confettura ancora calda in contenitori ben lavati e asciutti, chiudete immediatamente e lasciate raffreddare capovolti.





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