martedì 21 ottobre 2014

Agrumi: preziosi alleati per la salute


Con il termine agrumi si fa riferimento a diverse piante appartenenti a una sottofamiglia delle Rutacee, le Aurantioidee, che ai loro frutti; fanno parte di questa sottofamiglia i generi Citrus, Fortunella, e Poncirus.
L’origine del genere Citrus è l’Estremo Oriente, il genereFortunella è di origine cinese e il Poncirus proviene da Cina e Corea. Oggi gli agrumi crescono spontaneamente in numerose parti del mondo. In Europa, i vari agrumi sono arrivati in tempi diversi; alcuni studiosi ritengono che il primo agrume a raggiungere il vecchio continente sia stato il cedro.
Al genere Citrus appartengono piante notissime e meno note: arancio, arancio amaro, bergamotto, cedro, chinotto, clementina, combava, limetta, limone, mandarino e pompelmo; al genere Fortunella (più noto comekumquat) appartengono invece sei specie di piante: Fortunella crassifolia, Fortunella hindsii, Fortunella japonica, Fortunella margarita, Fortunella obovata, Fortunella polyandra; al genere Poncirus, invece, appartiene un’unica specie, il Poncirus trifoliata (noto anche come arancio trifogliato), un agrume che fino ad alcuni anni fa veniva inserito nel genere Citrus.
I frutti degli agrumi sono particolarmente ricchi di acidi organici, soprattutto di acido citrico (fino al 6% nei limoni); oltre alla vitamina C, presente nella misura di circa 50 mg per 100 g, contengono anche retinolo equivalenti (che nell'organismo si trasformano in vitamina A), e le vitamine B1, B2, B3.



Gli agrumi attivano le difese e contrastano l'invecchiamento

Gli agrumi combattono non solo i disturbi da raffreddamento ma anche insonnia, inappetenza, fragilità capillare; ecco come usare al meglio gli agrumi in cucina
Gli agrumi principali sono il limone, la limetta, l' arancia, il cedro, il bergamotto, il mandarino e i suoi ibridi (per esempio la clementina, il mapo, il mandarancio), il pompelmo, il chinotto; si consumano al naturale da soli o in macedonia, in spremute, come condimento, per la preparazione di dolci. Dalla polpa e dalla buccia si ottengono marmellate, canditi, liquori (Mandarinetto, Grand Marnier, Aurum ecc.). 
Se adoperate la buccia come ingrediente dei vostri piatti, scegliete agrumi rigorosamente biologici, perché è proprio nella loro scorza che si accumula la gran parte delle sostanze tossiche usate per la coltivazione. 

Buoni rimedi per i disturbi da raffreddamento e non solo... 
Sono particolarmente indicati per prevenire e trattare raffreddori e influenza, stomatiti, gengiviti, malattie infettive e da carenza di vitamina A e C. 
I mandarini e le clementine, in particolare, sono calmanti e dissetanti, utile in caso di fragilità capillare, insonnia, inappetenza. La scorza ha proprietà amaro-toniche; poiché contiene limonene e antiossidante e protegge dall'azione dei radicali liberi. Questi due agrumi contengono anche una quantità apprezzabile di bromo, calmante del sistema nervoso, e di acido folico. 


Proprietà del limone:
Frutto di un piccolo albero sempreverde originario dell'India settentrionale, il limone è uno degli agrumi più coltivati. La buccia è più o meno spessa, di colore giallo o verdino; la polpa è suddivisa in numerosi spicchi ricchi di succo fortemente acidulo. Contiene acido citrico, vitamine del gruppo B, C (in elevata quantità) e P, pochi sali minerali; tra tutti gli agrumi è quello con il più basso contenuto di zuccheri (2,3%). La buccia contiene vitamina A (assente nella polpa), cumarine, flavonoidi, olio essenziale. 
In cucina 
Se ne utilizza il succo per evitare l'annerimento di molti ortaggi e come condimento, in alternativa all'aceto, in vinaigrette, marinate e salse. Sia il succo sia la buccia sono impiegati nella preparazione di zuppe, brodi, risotti, limonate, dolci, gelatine, canditi, marmellate, liquori, cocktail e aperitivi. 


Il consumo regolare del succo di limone abbassa il livello di zuccheri nel sangue, inoltre è antisettico, battericida, diuretico, astringente, dissetante, tonico del sistema nervoso; grazie al suo contenuto di vitamina C rafforza il sistema immunitario, combatte il raffreddore, il mal di gola e la bronchite e favorisce l'assimilazione del ferro; l'acido citrico presente nel succo di limone stimola la digestione. È utile anche in caso di uricemia e gotta, artrite,reumatismi, arteriosclerosi, obesità, anemia, ipertensione, varici, flebiti, afte, stomatiti, tonsilliti.


L’arancia

Drenanti, depurative e antinfiammatorie, le arance saziano, appiattiscono la pancia e ti aiutano a controllare la fame.

Novembre è la stagione ideale per gustare gli agrumi e in particolare le arance che, a sorpresa, sono anche delle ottime alleate del peso forma: l'80-90% della loro consistenza infatti è fornita dall'acqua, cui poi si aggiungono fruttosio, una buona percentuale di sali minerali e di vitamine (a cominciare dalla C, ma anche del gruppo B e P), molti acidi organici (tra i quali l'acido citrico) e fibre. 
Drenano le scorie che gonfiano
I nutrizionisti concordano nel sottolineare come le arance siano un'ottima fonte di antiossidanti, che oltre a essere in grado di contrastare l'invecchiamento cellulare causato dai radicali liberi, contribuiscono a rendere più forte il sistema immunitario e più attivo il metabolismo.  
Solo 40 kcal per 100 g

Le arance sono le più gettonate tra tutti gli agrumi, e si trovano con molta facilità dai primi giorni di novembre fino a primavera inoltrata. Poco caloriche (circa 35-40 calorie per etto), le arance sono suddivise in due grandi gruppi:
- le pigmentate, con le varietà tarocco, moro e sanguinello: ideali da spremere.
- le bionde, con le varietà naveline, ovale, valencia: ottime da mangiare.
Se si vogliono assumere in un colpo solo sia le vitamine che gli zuccheri naturalmente contenuti nell' arancia, escludendo però gli oli essenziali amari contenuti nella buccia dell' arancia, oggi esistono degli spremiagrumi che spremono il frutto intero. La spremuta che si otterrà è un autentico elisir di benessere che purifica contemporaneamente reni, fegato, intestino e pelle!
In cucina nell'insalata: sono diuretiche
Oltre a mangiarle al naturale o in macedonia, le arance sono ottime per essere abbinate
agli ortaggi nella preparazione di insolite insalate drenanti: prova per esempio a gustarle
ogni giorno per un mese come antipasto a pranzo e noterai che avrai meno fame e la ritenzione idrica migliorerà.  

Come fare. Prendete un' arancia, sbucciatela, affettatela a rondelle e mettetela in una ciotola; aggiungiete qualche foglia di insalata - meglio se di tipo croccante, come l'indivia belga - un carciofo crudo tagliato sottile e un piccolo finocchio affettato e poi condite il tutto con un cucchiaino di olio extravergine d'oliva e un'acciuga dissalata. L'effetto antigonfiore è garantito!
Un po' di buccia aiuta l'intestino
Quando sbucciate l' arancia per mangiarla, non eliminate del tutto la pellicola bianca che si trova sotto la buccia. La fibra contenuta in questa parte del frutto regola l'assorbimento degli zuccheri, dei grassi e delle proteine, e favorisce il transito intestinale riducendo i fenomeni putrefattivi.
Quelle rosse fanno digerire
Le arance rosse sono le più interessanti per chi vuole dimagrire, grazie soprattutto all'azione antiossidante della cianidina 3, un antiossidante che abbonda in questo frutto (50 mg per 100 grammi circa). Le arance rosse contengono calcio, fosforo, potassio, ferro, selenio e diverse vitamine fra cui, oltre alla già citata C, la A, la B1 e la B2. E poi le arance rosse sono un'ottima fonte di acido citrico che, una volta nell'organismo, abbassa il pH, cioè l'acidità, migliora i processi digestivi, riduce la glicemia e aiuta a conservare attivo il metabolismo.



Il Lime

Il succo di questo agrume esotico contrasta le prime influenze e accelera la guarigione da riniti e faringiti; in più, il lime contrasta la formazione delle placche.

Il lime neutralizza i focolai infiammatori
Diverse ricerche hanno evidenziato come le sostanze contenute nel lime, e in generale negli agrumi, abbiano un effetto benefico nel prevenire alcuni tipi di cancro, come ad esempio quelli della pelle, dei polmoni, della bocca e dello stomaco. Il merito è dell’elevato contenuto di antiossidanti di cui, fra l’altro, beneficia anche il sistema cardiovascolare. Il lime è capace di abbassare il livello di colesterolo nel sangue. In particolare è stato rilevato che i livelli della proteina A  B secreta dalle cellule del fegato (e normalmente elevati nei casi di colesterolo alto) calano nettamente con l’assunzione di lime ai pasti.
In spremuta
Bevete 2 bicchieri al giorno di acqua tiepida mescolata al succo di un’arancia e di un lime: l’acido citrico ti corazza contro le infezioni.

Tisana calmante
Se il gusto del lime vi sembra troppo acido, provate a usarne la scorza in tisana: fate sobbollire 10 minuti un cucchiaio di fiori di malva (lenitiva) insieme alla scorza di un lime biologico, poi dolcificate con un cucchiaino di miele: sfiamma la gola ed elimina eventuali placche.
Per i gargarismi
Mettete un lime tagliato in 4 in una ciotola, cospargilo di sale, mescola e aggiungi un cucchiaino di questo concentrato a un bicchiere con dell’acqua calda. Con questa soluzione fate dei gargarismi 3-4 volte al giorno. Il lime mischiato al sale (che ne aumenta l’acidità) aiuta a uccidere i microrganismi più aggressivi.


Bergamotto

Acne, eczemi e punti neri vengono facilmente eliminati dalle gocce dorate del suo olio essenziale, e la cute appare subito più pura e luminosa.

L’ olio essenziale di Bergamotto, che si ottiene dalla scorza, è molto pregiato e tra gli agrumi è il più raffinato in quanto possiede note calde e fruttate assenti nel limone e nell’arancia. Proprio per la sua energia, è adatto al periodo primaverile, quando il freddo invernale, dopo l’equinozio, lascia posto alla rinascita della natura e al riavvicinarsi del sole alla terra.
Estratto per spremitura a freddo dalle bucce quasi mature, l’ olio essenziale di bergamotto ha un buon potere antibatterico e disinfettante. In più, come tutti gli agrumi, ha un effetto detergente che lo rende prezioso in caso di pelle grassa e untuosa. Anche l’organismo, come la natura circostante, in questo periodo dell’anno si riattiva, uscendo dal letargo invernale: come per tutti gli animali, anche nell’uomo una cascata di ormoni si riversa nel flusso sanguigno riportando a nuova vita tutto il corpo, risvegliando il metabolismo e velocizzando tutti i processi vitali. Ma a volte questo vivace risveglio ormonale diventa visibile sulla pelle, facendola “fiorire”  con foruncoli, punti neri, acne o eccesso di untuosità. L’ olio essenziale di bergamotto viene in soccorso grazie al potere fortemente antinfiammatorio e cicatrizzante e alla sua capacità di regolare il sebo in eccesso. Se ne possono aggiungere 3 gocce al tonico e usarlo come lozione disinfettante o per fare delle “toccature” localmente, oppure nella crema idratante da mettere mattina e sera.
In caso di eczemi
Arricchite una dose di crema neutra con due gocce di olio essenziale di bergamotto: rigenerante, favorisce la risoluzione delle lesioni cutanee.

Una precauzione
L’olio essenziale di bergamotto non deve mai essere usato puro perché  molto concentrato e può essere troppo aggressivo a causa della presenza  di terpeni. La sua efficacia si esalta se diluito in una sostanza vettore, a una concentrazione mai superiore all’1% (circa 3 o 4 gocce per 100 ml). Evitate anche di esporvi al sole subito dopo averlo usato: provocando fotosensibilizzazione potrebbe far comparire delle macchie sulla pelle.
L’olio essenziale di bergamotto è di un colore verde intenso e le sue qualità sono affini a quelle del colore verde in cromoterapia: infatti agisce sul sistema nervoso come tonico ma anche come calmante. Fumigato nei luoghi di lavoro e studio favorisce una “concentrazione distesa”, purifica l’aria e riduce il desiderio di fumare.

Pompelmo

Il pompelmo è ricco di principi antiossidanti elimina le tossine di fine inverno e libera i tessuti da grassi, acidi urici e radicali liberi.

Per sfruttare al meglio le virtù del pompelmo, soprattutto in questa stagione, è consigliabile il frutto fresco. Come tutti gli agrumi, anche il pompelmo è più digeribile la mattina: quindi, gusta il frutto fresco a colazione o come spuntino alle 11, e ti garantisci il giusto apporto di vitamina C per tutta la giornata. È meglio il frutto della spremuta: mangiare gli spicchi del pompelmo consente di fare scorta di fibre. Puoi scegliere tra pompelmo giallo o rosa: quest'ultimo è nato da una ibridazione con l'arancio ed è un po' più dolce.
In alternativa si può utilizzare l'estratto di semi di pompelmo in capsule (2 al giorno per cicli di un mese).
Se oltre a drenare la linfa hai la necessità di dare una ripulita anche al sangue, la pianta giusta da associare al pompelmo è il ginepro: è considerato un vegetale purificante e disinfettante non solo a livello fisico, ma anche a livello mentale e emotivo. Dunque il ginepro è quanto mai adatto come alleato disintossicante alla fine dell'inverno. Aggiungi le sue bacche a carne e pesce cotti al forno (così metabolizzerai e digerirai meglio i grassi), oppure usa l'olio essenziale di ginepro per diffonderlo nell'ambiente o per il massaggio: miscela 3 gocce di olio di ginepro in un cucchiaio di olio di mandorle e massaggia tutto il corpo dal basso verso l'alto. 




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