mercoledì 18 febbraio 2015

Gastrite o reflusso gastrico: cause e rimedi


Oggi vi parliamo di un disturbo molto comune: la gastrite.
La gastrite o il reflusso gastroesofageo, chiamato anche più semplicemente reflusso, è causato dalla temporanea risalita del contenuto dello stomaco nell'esofago. 
A volte però, il reflusso gastrico, da semplice disturbo può trasformarsi in una vera e propria malattia, ovvero la malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE), che è caratterizzata da lesioni della parete dell'esofago, provocate dal reflusso stesso.

Cause del reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo può presentarsi sia negli adulti che nei bambini. Il reflusso nei bambini è spesso dovuto a problemi legati al cardias (Orifizio di sbocco dell'esofago nello stomaco),  il cui funzionamento di solito si normalizza con il tempo. Negli adulti il reflusso può essere causato da un rilasciamento dello sfintere esofageo inferiore.
Può presentarsi un indebolimento della pressione di chiusura, in particolare si presenta attraverso l'aumento della pressione addominale. Lo sfintere esofageo inferiore è una speciale valvola muscolare che si apre nel momento in cui è necessario il passaggio del cibo. Quando la valvola si chiude, impedisce la risalita verso l'esofago dei succhi gastrici presenti nello stomaco.
Le probabilità che il reflusso gastroesofageo si verifichi salgono con l'aumento del tempo di permanenza del cibo nello stomaco. Il problema può anche riguardare l'esofago stesso e la perdita della capacità di trasportare senza problemi e rapidamente il cibo verso lo stomaco, senza dare vita ad una permanenza indesiderata nel tratto di collegamento.
Altra causa del reflusso gastroesofageo è l'acidità della saliva. La saliva, infatti, è leggermente basica. Un fattore che permette di tamponare l'acidità e di evitare che l'esofago entri a contatto con sostanze troppo acide. La saliva contribuisce a rimuovere dall'esofago i reflussi acidi, ma se il suo pH tende all'acidità, questa funzione può risultare alterata.
Per via della conformazione assunta dall'addome, le persone obese e le donne in gravidanza sono più esposte al reflusso gastroesofageo.
Infine, il fumo è un fattore di rischio da non sottovalutare, perché può provocare l'alterazione del pH della saliva e contribuire ad acuire l'acidità a livello di stomaco ed esofago.


Sintomi del reflusso gastroesofageo
Quando la valvola che separa l'esofago dallo stomaco non funziona a dovere, i succhi acidi presenti nello stomaco possono risalire e provocare un reflusso eccessivamente acido, che causa dei sintomi fastidiosi. Ansia e stress possono acuire i sintomi del reflusso gastroesofageo.
Bruciore e reflusso acido sono i sintomi più tipici di questo disturbo. La sensazione di bruciore riguarda in particolar modo la parte alta dell'addome. Si può presentare subito dopo i pasti o di notte, quando ci si sdraia. Il reflusso gastroesofageo può inoltre essere associato a cattiva digestione o all'assunzione di posizioni scorrette da seduti, che possono comprimere la zona dell'esofago e dello stomaco.
Il disturbo gastroesofageo può estendere i propri sintomi ad alcuni organi che si trovano nelle vicinanze dell'esofago, come la faringe e la laringe. Faringiti ricorrenti e laringiti croniche, problemi di asma o di respirazione a livello del naso possono essere associati al reflusso gastroesofageo. Si tratta di sintomi esterni che non sempre vengono correlati in tempo al problema del reflusso.
Rimedi naturali per il reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo, come numerosi altri problemi di salute, può essere alleviato grazie a rimedi naturali e a preparati erboristici. Inoltre, la riduzione dell'ansia e dello stress, con attività di rilassamento mirate, può aiutare a limitare il problema.



Decalogo per combattere il reflusso gastroesofageo

  1. Dimagrire se si è in sovrappeso e mantenere il peso forma, privilegiando una dieta mediterranea.
  2. Fare attività fisica regolare ma non troppo intensa, in particolare dopo i pasti.
  3. Evitare di indossare cinture od abiti troppo stretti in vita.
  4. Non fare pasti abbondanti, ridurre i cibi grassi e mangiare lentamente.
  5. Smettere di fumare.
  6. Abolire i superalcolici e ridurre il vino (bianco in particolare).
  7. Evitare il cioccolato.
  8. Non coricarsi o sdraiarsi dopo mangiato: attendere almeno due ore.
  9. Dormire con il capo ed il busto un po’ elevati inserendo uno spessore (10 cm) sotto le gambe del letto.
  10. Consultare il medico in presenza di sintomi d’allarme (anema, emorragia digestiva, dolore toracico o disfagia, disturbi notturni, calo di peso ingiustificato).

La cura per il reflusso gastroesofageo può consistere nel ricorso ad alcuni farmaci, prescritti in base alla terapia consigliata dal medico. Ci sono degli antisecretivi, anche se oggi vengono più utilizzati gli inibitori della pompa protonica, come l’omeprazolo, il pantoprazolo o l’esomeprazolo, che sono capaci di ridurre la secrezione acida da parte dello stomaco. Ci sono anche gli antiacidi, che spesso vengono assunti come situazione “tampone”, anche sotto forma di automedicazione, per ottenere un rapido sollievo dai sintomi.
La cura fondamentale consiste, invece, in una corretta alimentazione e in uno stile di vita adeguato. Bisognerebbe evitare di mangiare alcuni cibi, come le carni grasse e quelle affumicate, gli insaccati, le uova sode o fritte, i formaggi molto grassi, perché rallentano lo svuotamento gastrico. Non bisognerebbe esagerare con certi tipi di frutta, come gli agrumi, il melograno o l’ananas.
Non bisognerebbe abbondare neanche con i dolci, specialmente con quelli farciti con le creme o al cioccolato. Da evitare sono i fritti e i soffritti e l’uso di spezie, come la cannella, la noce moscata e il curry. Da preferire sono le cotture leggere, alla griglia o alla bollitura.
E’ importante anche il modo in cui si mangia: non bisognerebbe consumare i pasti in fretta, ma è opportuno masticare lentamente, perché lo sminuzzamento del cibo facilita l’attività gastrica.

Rimedi naturali
1) Malva
La malva ha proprietà lenitive ed emollienti. La potrete utilizzare per la preparazione di tisane e macerati, utile per alleviare i sintomi del reflusso gastroesofageo. In erboristeria potrete acquistare la malva essiccata e i prodotti a base di estratti di malva più adatti per prendervi cura del problema.
2) Aloe Vera
Il gel d'aloe vera - non il succo - può rappresentare un rimedio naturale adatto da assumere in caso di reflusso gastroesofageo. L'aloe ha il potere di rigenerare le mucose, ma bisogna stare molto attenti alle controindicazioni, per evitare di assumere prodotti inadatti. Meglio fare sempre riferimento al medico e all'erborista.

3) Mandorle
La dottoressa Millie Lytle, naturopata di New York, suggerisce di mangiare delle mandorle crude per bilanciare il pH. Le mandorle sono un alimento alcalinizzante e possono contribuire a ridurre l'acidità di stomaco e i fastidi provocati dal reflusso. Inoltre, sono una buona fonte di calcio.
4) Acqua e limone
Rebekah Fedrowitz, esperta di nutrizione olistica, suggerisce di bere una tazza di acqua tiepida esucco di limone appena spremuto per iniziare al meglio la giornata. Bere acqua e limone a stomaco vuoto, 15 o 20 minuti prima della colazione, aiuta il corpo a bilanciare il proprio livello di acidità. Facilita la digestione e non ha particolari controindicazioni.
5) Liquirizia

Il naturopata Luca Avoledo indica la radice di liquirizia come una fonte di preziosi estratti dalle proprietà antinfiammatorie, utili per la loro azione sulle mucose dello stomaco e dell'esofago. In caso di reflusso, l'esperto consiglia sia il decotto che le compresse. La liquirizia, però, alza la pressione sanguigna, dunque va impiegata con cautela da chi soffre di ipertensione.

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