mercoledì 25 febbraio 2015

Tornano i pollini, le allergie..torna la campagna "Etciù-Rinite?": tra marzo e aprile visite gratuite in tutta Italia


La Primavera è ormai alle porte, finalmente le giornate saranno più luminose, colorate e profumate dai bellissimo fiori dei campi o dei nostri giardini. Ma in questa stagione, non tutti possono godere delle bellezze che Madre Natura ci regala. Molti di noi, infatti, ogni anno vivono momenti di disagio caratterizzati da prurito al naso, continui starnuti, lacrimazione eccessiva agli occhi e altri sintomi causati principalmente da allergie ai pollini, in particolare si tratta di Rinite Allergica.

Per far fronte a questa situazione, dopo il successo dello scorso anno, torna la campagna di informazione e sensibilizzazione “Etciù! Rinite?”: promossa dalle due principali società scientifiche che operano nel campo dell'allergologia, l'Associazione Allergologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (AAITO) e la Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica (SIAAIC), è patrocinata dalla Federazione Italiana Associazioni di Sostegno ai Malati Asmatici e Allergici (Federasma ONLUS) e dell’Associazione Pazienti Allergici (APA Italia). Nei mesi di marzo e aprile 30 centri di allergologia distribuiti su tutto il territorio nazionale apriranno le porte al pubblico per sei giornate durante le quali specialisti allergologi offriranno consulti e visite gratuite, con possibilità di realizzare alcuni esami diagnostici come il prick test e l'esame spirometrico. L'iniziativa prenderà il via dai centri di allergologia del Sud Italia venerdì 6 e sabato 7 marzo; il 20 e 21 marzo saranno protagoniste le regioni del Centro; si chiuderà il 10 e 11 aprile con i centri del Nord.
"In Italia gli ultimi dati riportano che ne soffre 1 italiano su 5 – dichiara il Prof. Giorgio Walter Canonica, Presidente SIAAIC –. E le allergie costituiscono la terza causa di malattia cronica dopo osteoporosi e l'ipertensione. L'identikit del soggetto affetto da rinite allergica risponde al profilo di una giovane donna (lieve prevalenza rispetto agli uomini), con un'età compresa tra i 15 ed i 30 anni e fattori ereditari allergici nel 20% dei casi. L'aumento di prevalenza delle patologie allergiche, che vede un trend di crescita calcolato al 5% negli ultimi 5 anni in tutti i paesi industrializzati, costituisce un vero e proprio problema sanitario che riguarda in particolare bambini e adolescenti per i quali sembrano essere rilevanti le condizioni ambientali nei primi anni di vita".



Cos’è la Rinite Allergica

La Rinite Allergica è una patologia infiammatoria della mucosa nasale.
È frequentemente associata all’asma bronchiale. Se non curata rischia di condizionare negativamente la qualità della vita ed il rendimento lavorativo e scolastico della persona che ne soffre.
Dal punto di vista clinico, la Rinite Allergica si definisce come “un disturbo sintomatico del naso, provocato dall’infiammazione della mucosa respiratoria.  L’infiammazione si manifesta quando l’organismo, attraverso naso o gola, entra in contatto con un allergene. Il sistema immunitario, che ha il compito di difendere il corpo dall’attacco di agenti esterni come i virus e i batteri, nella persona allergica produce una quantità eccessiva di anticorpi (leImmunoglobuline E o IgE) che reagiscono alle sostanze, erroneamente riconosciute come nemiche.

Quando è grave?

In base alla durata dei sintomi la Rinite Allergica si classifica come: “intermittente” o “persistente”, e in base alla severità dei sintomi, come “lieve” o “moderata-grave”.

Le forme meno fastidiose sono quelle periodiche, legate ad esempio alla fioritura di certe piante in primavera o autunno, mentre quelle più aggressive risultano essere quelle legate alla polvere e agli animali, dove si parla di una situazione che perdura tutta l’anno e di non di una rinite intermittente.

I Sintomi più comuni.

I sintomi della Rinite Allergica sono localizzati in due aree ben distinte: il naso e gli occhi. Ne riconosci qualcuno?

A livello nasale si manifesta con la congestione della mucosa, il prurito, il naso che cola (rinorrea), gli starnuti ripetuti e frequenti.
A livello oculare, invece, si presenta con prurito, lacrimazione abbondante e arrossamento degli occhi.
Chi soffre di Rinite Allergica può riscontrare una relazione fra l’esposizione ai fattori scatenati (pelo di animali domestici, periodi di remissione stagionale) e l’attacco allergico.
Inoltre, possono manifestarsi sintomi non tipici quali: ostruzione nasale isolata, epistassi rocrrenti (perdita di sangue dal naso), rinorrea posteriore isolata, rinorrea mucopurulenta ed anosmia (perdita totale della capacità di percepire gli odori).

Come si fa la diagnosi.

Se pensi di soffrire di Rinite Allergica è bene che tu vada dal medico.

La diagnosi, infatti, deve essere fatta rigorosamente da un medico (medico di famiglia e/o specialista allergologo, pneumologo o otorinolaringoiatra) che avrà bisogno di conoscere i sintomi e la loro frequenza, la gravità, la durata e la periodicità, così da distinguere tra Rinite Allergica Intermittente o persistente e Rinite Allergica lieve o moderata grave o altre forme di Rinite.
A supporto della diagnosi, in caso di sospetta Rinite Allergica persistente, il medico potrà richiederti alcuni esami di approfondimento, come ad esempio test allergologici, endoscopia nasale, spirometria.
Esistono, inoltre, alcuni test allergologici utili ad individuare la presenza di eventuali allergie.

Gli esami più comuni.

Semplici esami svelano se soffri di Rinite Allergica o no.

Tra questi il prick test è il più semplice ed indolore. Consiste nel mettere qualche goccia di allergene purificato in contatto con la superficie cutanea (attraverso un leggero graffio). Con questo test si identifica, di norma, l’allergia agli animali domestici, alla polvere, ai pollini, agli alimenti, agli acari. Dopo un breve intervallo di 15-20 minuti si osserva che tipo di reazione è avvenuta.
Il RAST test, invece, è un test del sangue basato sull’ipotesi che un individuo allergico ad una sostanza (allergene), presenta nel sangue anticorpi specifici contro essa. Si preleva quindi una piccola quantità di sangue all’interno della quale si andranno a individuare gli anticorpi di tipo IgE specifici per  gli allergeni sospetti. Il RAST test è spesso  associato al Prick Test.
Un’altra metodologia è il Challenge nasale specifico che consiste nello stimolare la mucosa nasale con l’allergene per valutare la reazione. E’ utilizzato per la diagnosi della Rinite professionale e quando esistono discrepanze fra la storia clinica e i test diagnostici.
Il medico può inoltre prevedere test per la diagnosi differenziale, ovvero il procedimento che tende a escludere, fra più manifestazioni simili fra loro, quelle che non comprendono l’insieme dei sintomi e dei segni riscontrati durante gli esami. Si tratta di: la rinoscopia anteriore, l’endoscopia nasale, l’analisi citologica nasale, congiuntivale e dell’escreato, la funzione muco ciliare, la funzione olfattoria, la tomografia computerizzata, la rinometria acustica, la rinomanometria, i challenge aspecifici (stimolazione), l’ossido nitrico nasale, il dosaggio dei mediatori (lavaggio nasale, condensato esalato, siero, escreato, il picco di flusso nasale, e le analisi microbiologiche).

Allergeni. Cosa sono?
Sono loro la causa della Rinite Allergica.
Gli allergeni sono alla base delle reazioni allergiche e quindi anche causa di Rinite Allergica e dei suoi fastidiosi sintomi.
Sono solitamente di origine animale e vegetale, ma anche alcune sostanze chimiche. Gli allergeni più comuni e sgradevoli per chi soffre di Rinite Allergica sono perlopiù:
  • gli acari
  • i peli degli animali (cane, gatto, cavallo, altri piccoli animali domestici)
  • alcuni insetti (come lo scarafaggio)
  • i pollini
  • le muffe
  • le farine (la Rinite Allergica è frequente negli addetti alla panificazione)
Il fumo e l’inquinamento esterno possono influire, e a volte accentuare, la sensibilità ad alcuni allergeni. E’ possibile anche essere allergici a più sostanze che singolarmente non scatenano alcuna reazione ma unite possono essere causa di attacchi da non sottovalutare.

Cosa succede nel nostro naso

Naso chiuso o che pizzica, starnuti frequenti.

Sono solo alcuni dei sintomi che puoi associare alla Rinite Allergica e che riguardano il tuo naso. Ma cosa succede nel tuo naso quando entra in contatto con un allergene? I vasi sanguigni presenti nella mucosa nasale (molto vascolarizzata), cominciano a dilatarsi e le loro pareti iniziano a trasudare (permeabilità vascolare e conseguente perfusione). Le ghiandole presenti nella mucosa nasale (ghiandole mucipare) cominciano quindi a secernere copiosamente il muco (ipersecrezione).
Inoltre si liberano alcune sostanze, dette mediatori chimici (ad esempio l’istamina), responsabili degli altri sintomi come prurito e starnuti.

Come si può curare
La terapia va formulata secondo il tipo di Rinite Allergica diagnosticata dal medico.
Le possibilità di cura prevedono:
  1. l’allontanamento dell’allergene, per quanto sia possibile
  2. la terapia farmacologica (sotto prescrizione medica) efficace e di semplice somministrazione
  3. l’immunoterapia (sotto prescrizione specialistica) efficace ed in grado di modificare la storia naturale della patologia

La terapia farmacologica
Per quanto riguarda le terapie farmacologiche, gli antistaminici locali (topici) o orali o di seconda generazione sono raccomandati per il trattamento della Rinite Allergica e della congiuntivite in adulti e bambini. Gli steroidi nasali sono raccomandati per il trattamento della Rinite Allergica in adulti e bambini e sono considerati farmaci di scelta quando la patologia si manifesta nella sue forme più gravi.
La terapia topica-intranasale, per mezzo di erogatori,  si conferma oggi un valido trattamento della Rinite Allergica. Il sistema sfrutta l’azione locale del farmaco e,  in genere,  l’azione vasodilatatrice locale e il conseguente aumento della permeabilità capillare e regola  la motilità delle ciglia vibratili dell’epitelio cigliato delle cavità  nasali. 
L’immunoterpia
L’immunoterapia allergene specifica (ITS) si può somministrare per via sottocutanea (SCIT) o sublinguale (SLIT).  Entrambe sono efficaci nella Rinite e nell’asma dell’adulto e del bambino.
Il profilo di sicurezza è maggiore per la SLIT.
Per sottoporsi a questa terapia è richiesta una diagnosi precisa e la valutazione di molti fattori tra cui l’assenza di controindicazioni.
Consigli utili

L’Allontanamento dell’allergene, evitando ogni possibile contatto, rappresenta una strategia di prevenzione efficace nella gestione della Rinite Allergica.
In caso di allergia causata dai pollini, bisogna fare attenzione in particolare nei periodi di fioritura, prestando attenzione ad alcuni accorgimenti:
  • utilizzare i condizionatori d’aria, applicando preventivamente filtri antipolline
  • se si lavora all’aperto, utilizzare delle mascherine
  • evitare gite all’aperto e preferire vacanze al mare nel periodo dei sintomi.
Se la Rinite è causata dagli acari:
  • evitare ambienti umidi e poco aerati
  • evitare ambienti con tappeti, tappezzeria di stoffa e moquette, peluche (lavarli frequentemente)
  • proteggersi mentre si fanno le pulizie ed utilizzare panni umidi o elettrostatici per pulire ile superfici dalla polvere
Quando la causa scatenante è legata ad un animale domestico, l’unica soluzione è quella di allontanare, se possibile, l’animale oppure:
  • Lavarlo di frequente (almeno una volta al mese)
  • Evitare che utilizzi in casa divani, poltrone e sedie e cercare di lavarli frequentemente



Fonte: www.nasolibero.it

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