La
Primavera è ormai alle porte, finalmente le giornate saranno più luminose,
colorate e profumate dai bellissimo fiori dei campi o dei nostri giardini. Ma
in questa stagione, non tutti possono godere delle bellezze che Madre Natura ci
regala. Molti di noi, infatti, ogni anno vivono momenti di disagio
caratterizzati da prurito al naso, continui starnuti, lacrimazione eccessiva
agli occhi e altri sintomi causati principalmente da allergie ai pollini, in
particolare si tratta di Rinite Allergica.
Per
far fronte a questa situazione, dopo il successo dello scorso anno, torna la
campagna di informazione e sensibilizzazione “Etciù! Rinite?”: promossa dalle
due principali società scientifiche che operano nel campo dell'allergologia,
l'Associazione Allergologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (AAITO) e la
Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica (SIAAIC), è
patrocinata dalla Federazione Italiana Associazioni di Sostegno ai Malati
Asmatici e Allergici (Federasma ONLUS) e dell’Associazione Pazienti Allergici
(APA Italia). Nei mesi di marzo e aprile 30 centri di allergologia distribuiti
su tutto il territorio nazionale apriranno le porte al pubblico per sei
giornate durante le quali specialisti allergologi offriranno consulti e visite
gratuite, con possibilità di realizzare alcuni esami diagnostici come il prick
test e l'esame spirometrico. L'iniziativa prenderà il via dai centri di
allergologia del Sud Italia venerdì 6 e sabato 7 marzo; il 20 e 21 marzo
saranno protagoniste le regioni del Centro; si chiuderà il 10 e 11 aprile con i
centri del Nord.
"In Italia gli ultimi dati riportano che ne soffre 1 italiano su 5 – dichiara il Prof. Giorgio Walter
Canonica, Presidente SIAAIC –. E le allergie costituiscono la terza causa di malattia cronica dopo
osteoporosi e l'ipertensione. L'identikit del soggetto affetto da rinite
allergica risponde al profilo di una giovane donna (lieve prevalenza rispetto
agli uomini), con un'età compresa tra i 15 ed i 30 anni e fattori ereditari
allergici nel 20% dei casi. L'aumento di prevalenza delle patologie allergiche,
che vede un trend di crescita calcolato al 5% negli ultimi 5 anni in tutti i
paesi industrializzati, costituisce un vero e proprio problema sanitario che
riguarda in particolare bambini e adolescenti per i quali sembrano essere
rilevanti le condizioni ambientali nei primi anni di vita".
Cos’è la Rinite Allergica
La Rinite
Allergica è una patologia infiammatoria della mucosa nasale.
È frequentemente associata all’asma
bronchiale. Se non curata rischia di condizionare negativamente la qualità
della vita ed il rendimento lavorativo e scolastico della persona che ne
soffre.
Dal punto di vista clinico, la Rinite Allergica
si definisce come “un disturbo sintomatico del naso, provocato
dall’infiammazione della mucosa respiratoria”.
L’infiammazione si manifesta quando l’organismo, attraverso naso o gola, entra
in contatto con un allergene. Il sistema immunitario, che ha il compito di
difendere il corpo dall’attacco di agenti esterni come i virus e i batteri,
nella persona allergica produce una quantità eccessiva di anticorpi (leImmunoglobuline E o IgE) che reagiscono
alle sostanze, erroneamente riconosciute come nemiche.
Quando è grave?
In base alla durata dei sintomi la Rinite Allergica si classifica
come: “intermittente” o “persistente”, e in base alla severità dei sintomi,
come “lieve” o “moderata-grave”.
Le
forme meno fastidiose sono quelle periodiche, legate ad esempio alla fioritura
di certe piante in primavera o autunno, mentre quelle più aggressive risultano
essere quelle legate alla polvere e agli animali, dove si
parla di una situazione che perdura tutta l’anno e di non di una rinite
intermittente.
I Sintomi più comuni.
I sintomi
della Rinite Allergica sono localizzati in due aree ben distinte: il naso e gli
occhi. Ne riconosci qualcuno?
A livello nasale si manifesta con la congestione della
mucosa, il prurito, il naso che cola (rinorrea), gli starnuti ripetuti e
frequenti.
A livello oculare, invece, si
presenta con prurito, lacrimazione abbondante e arrossamento degli occhi.
Chi
soffre di Rinite Allergica può riscontrare una relazione fra l’esposizione ai
fattori scatenati (pelo di animali domestici, periodi di remissione stagionale)
e l’attacco allergico.
Inoltre,
possono manifestarsi sintomi non tipici quali: ostruzione nasale isolata,
epistassi rocrrenti (perdita di sangue dal naso), rinorrea posteriore isolata,
rinorrea mucopurulenta ed anosmia (perdita totale della capacità di percepire
gli odori).
Come si fa la diagnosi.
Se pensi di
soffrire di Rinite Allergica è bene che tu vada dal medico.
La diagnosi, infatti, deve essere fatta rigorosamente da un medico (medico di famiglia e/o specialista
allergologo, pneumologo o otorinolaringoiatra) che avrà bisogno di conoscere i
sintomi e la loro frequenza, la gravità, la durata e la periodicità, così da
distinguere tra Rinite Allergica Intermittente o persistente e Rinite Allergica
lieve o moderata grave o altre forme di Rinite.
A
supporto della diagnosi, in caso di sospetta Rinite Allergica persistente, il
medico potrà richiederti alcuni esami di approfondimento, come ad esempio test
allergologici, endoscopia nasale, spirometria.
Esistono,
inoltre, alcuni test allergologici utili ad individuare la presenza di
eventuali allergie.
Gli esami più comuni.
Semplici esami
svelano se soffri di Rinite Allergica o no.
Tra
questi il prick test è il più semplice ed indolore.
Consiste nel mettere qualche goccia di allergene purificato
in contatto con la superficie cutanea (attraverso un leggero graffio). Con
questo test si identifica, di norma, l’allergia agli animali domestici, alla
polvere, ai pollini, agli alimenti, agli acari. Dopo un breve intervallo di
15-20 minuti si osserva che tipo di reazione è avvenuta.
Il RAST test, invece, è un test
del sangue basato sull’ipotesi che un individuo allergico ad una sostanza
(allergene), presenta nel sangue anticorpi specifici
contro essa. Si preleva quindi una piccola quantità di sangue all’interno della
quale si andranno a individuare gli anticorpi di tipo IgE specifici per
gli allergeni sospetti. Il RAST test è spesso associato al Prick Test.
Un’altra
metodologia è il Challenge
nasale specifico che consiste
nello stimolare la mucosa nasale con l’allergene per valutare la reazione. E’
utilizzato per la diagnosi della Rinite professionale e quando esistono
discrepanze fra la storia clinica e i test diagnostici.
Il
medico può inoltre prevedere test
per la diagnosi differenziale, ovvero il procedimento che tende a
escludere, fra più manifestazioni simili fra loro, quelle che non comprendono
l’insieme dei sintomi e dei segni riscontrati durante gli esami. Si tratta di:
la rinoscopia anteriore, l’endoscopia nasale, l’analisi citologica nasale, congiuntivale
e dell’escreato, la funzione muco ciliare, la funzione olfattoria, la
tomografia computerizzata, la rinometria acustica, la rinomanometria, i
challenge aspecifici (stimolazione), l’ossido nitrico nasale, il dosaggio dei
mediatori (lavaggio nasale, condensato esalato, siero, escreato, il picco di
flusso nasale, e le analisi microbiologiche).
Allergeni. Cosa sono?
Sono loro la
causa della Rinite Allergica.
Gli allergeni sono
alla base delle reazioni allergiche e
quindi anche causa di Rinite Allergica e dei suoi fastidiosi sintomi.
Sono solitamente di origine animale e vegetale, ma anche alcune sostanze chimiche. Gli allergeni più comuni e sgradevoli per chi soffre di Rinite Allergica sono perlopiù:
Sono solitamente di origine animale e vegetale, ma anche alcune sostanze chimiche. Gli allergeni più comuni e sgradevoli per chi soffre di Rinite Allergica sono perlopiù:
- gli acari
- i peli degli animali
(cane, gatto, cavallo, altri piccoli animali domestici)
- alcuni insetti (come
lo scarafaggio)
- i pollini
- le muffe
- le farine (la Rinite
Allergica è frequente negli addetti alla panificazione)
Il fumo e l’inquinamento esterno possono
influire, e a volte accentuare, la sensibilità ad alcuni allergeni. E’
possibile anche essere allergici a più sostanze che singolarmente non scatenano
alcuna reazione ma unite possono essere causa di attacchi da non sottovalutare.
Cosa succede nel nostro naso
Naso chiuso o
che pizzica, starnuti frequenti.
Sono
solo alcuni dei sintomi che puoi associare alla Rinite Allergica e che
riguardano il tuo naso. Ma cosa succede nel tuo naso quando entra in contatto
con un allergene? I vasi sanguigni presenti nella
mucosa nasale (molto vascolarizzata), cominciano a dilatarsi e le loro pareti
iniziano a trasudare (permeabilità vascolare e conseguente perfusione). Le
ghiandole presenti nella mucosa nasale (ghiandole mucipare) cominciano quindi a
secernere copiosamente il muco (ipersecrezione).
Inoltre
si liberano alcune sostanze, dette mediatori chimici (ad esempio l’istamina),
responsabili degli altri sintomi come prurito e starnuti.
Come si può curare
La terapia va
formulata secondo il tipo di Rinite Allergica diagnosticata dal medico.
Le possibilità di cura prevedono:
- l’allontanamento
dell’allergene, per quanto sia
possibile
- la terapia
farmacologica (sotto prescrizione medica) efficace e di semplice
somministrazione
- l’immunoterapia (sotto prescrizione specialistica)
efficace ed in grado di modificare la storia naturale della patologia
La terapia farmacologica
Per quanto riguarda le terapie
farmacologiche, gli antistaminici locali (topici) o orali
o di seconda generazione sono raccomandati per il trattamento della
Rinite Allergica e della congiuntivite in adulti e bambini. Gli
steroidi nasali sono raccomandati per il trattamento della Rinite
Allergica in adulti e bambini e sono considerati farmaci di scelta quando
la patologia si manifesta nella sue forme più gravi.
La terapia topica-intranasale, per
mezzo di erogatori, si conferma oggi un valido trattamento della Rinite
Allergica. Il sistema sfrutta l’azione locale del farmaco e, in
genere, l’azione vasodilatatrice locale e il conseguente aumento della
permeabilità capillare e regola la motilità delle ciglia vibratili
dell’epitelio cigliato delle cavità nasali.
L’immunoterpia
L’immunoterapia allergene specifica (ITS) si può
somministrare per via sottocutanea (SCIT) o sublinguale (SLIT). Entrambe
sono efficaci nella Rinite e nell’asma dell’adulto e del bambino.
Il profilo di sicurezza è maggiore per la SLIT.
Per sottoporsi a questa terapia è richiesta
una diagnosi precisa e la valutazione di molti fattori tra
cui l’assenza di controindicazioni.
Consigli utili
L’Allontanamento
dell’allergene, evitando ogni possibile contatto, rappresenta una strategia di
prevenzione efficace nella gestione della Rinite Allergica.
In caso di allergia causata
dai pollini, bisogna fare attenzione in particolare nei periodi di
fioritura, prestando attenzione ad alcuni accorgimenti:
- utilizzare i
condizionatori d’aria, applicando preventivamente filtri antipolline
- se si lavora
all’aperto, utilizzare delle mascherine
- evitare gite
all’aperto e preferire vacanze al mare nel periodo dei sintomi.
Se la Rinite è causata dagli acari:
- evitare ambienti umidi
e poco aerati
- evitare ambienti con
tappeti, tappezzeria di stoffa e moquette, peluche (lavarli
frequentemente)
- proteggersi mentre si
fanno le pulizie ed utilizzare panni umidi o elettrostatici per pulire ile
superfici dalla polvere
Quando la causa scatenante è legata ad
un animale domestico, l’unica soluzione è quella di allontanare, se
possibile, l’animale oppure:
- Lavarlo di frequente
(almeno una volta al mese)
- Evitare che utilizzi
in casa divani, poltrone e sedie e cercare di lavarli frequentemente
Fonte: www.nasolibero.it
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