Più conosciute a livello culinario, per insaporire i nostri piatti, le
spezie sono ottime alleate della salute e prevengono diversi disturbi
e malattie. Alcune spezie, più di altre, sono ricche di proprietà benefiche in
grado di rafforzare il nostro sistema immunitario e di regolare i livelli del colesterolo e degli zuccheri nel sangue.
In un post precedente abbiamo parlato della Cannella, Zenzero e la Curcuma. Oggi vi parliamo di una delle spezie più preziose e costose : lo Zafferano.
In un post precedente abbiamo parlato della Cannella, Zenzero e la Curcuma. Oggi vi parliamo di una delle spezie più preziose e costose : lo Zafferano.
La preziosità di questa spezia è legata, in
particolare, ai metodi di coltivazione e
raccolta, che avviene nelle prime ore del mattino, prima
che i bellissimi fiori , i Crocus sativus, di color lilla si aprano: per mantenere invariate tutte le loro proprietà, gli stimmi non devono essere esposti ai raggi del sole e
quindi le operazioni di raccolta devono essere fatte velocemente e da tante
persone contemporaneamente.
Una volta raccolti
i fiori, gli stimmi sono sottoposti a un lungo e delicato processo di lavorazione,che
consente di trasformare questi fiori in spezia: gli stimmi dello zafferano
vengono prima rimossi manualmente dal fiore e poi messi ad essiccare. Un
processo delicato e fondamentale, che per mantenere inalterate le proprietà
organolettiche della spezia deve avvenire lo stesso giorno della raccolta.
Le fasi di rimozione ed
essicazione degli stimmi sono i momenti più importanti per la
produzione, che richiede tanto lavoro e pazienza: per produrre un grammo di
zafferano occorrono dai 120.000 ai 200.000 fiori.
Tra le coltivazioni DOP più famose del nostro Paese c'è sicuramente quella de L'Aquila,
che coinvolge un'area definita da un ristretto numero di comuni della
provincia: Barisciano, Caporciano, Fagnano alto, Fontecchio, L'Aquila, Molina
Aterno, Navelli, Poggio Picenze, Prata d'Ansidonia, San Demetrio nei Vestini,
S. Pio delle Camere, Tione degli Abruzzi e Villa Sant'Angelo.
Un'altra
zona famosa per la coltivazione del prezioso zafferano DOP è quella sarda del medio campidano, che
coinvolge i comuni di San Gavino Monreale, Turri e Villanovafranca.
Lo
zafferano non viene utilizzato solamente a scopo culinario, ma anche a scopo curativo. Le popolazioni arabe furono le prime ad attribuirgli
proprietà afrodisiache e curative definendolo un “antidepressivo naturale”. Esso,
infatti, contiene dei principi attivi che hanno effetti benefici sulla parte
del sistema nervoso responsabile
del tono dell’umore. Le proprietà antiossidanti dei
carotenoidi, inoltre, favoriscono la capacità di apprendimento. In alcuni testi
medici risalenti all’antica Persia venivano sottolineati anche i benefici dello
zafferano rispetto ai disturbi respiratori e alle ulcere dello stomaco. Dal punto di vista nutrizionale,
esso è composto da acqua (12%), fibre (4%), ceneri (5%), grassi (6%),
carboidrati (64%) e proteine (9%). Contiene, inoltre, minerali quali calcio,
fosforo, sodio, potassio, ferro, magnesio e manganese. Nello zafferano sono
presenti anche la vitamina A, molte del gruppo B e la vitamina C,
particolarmente importante per la protezione delle ossa.
Proprietà antiossidanti
Ci sono diversi studi scientifici che
confermano che lo zafferano è il re degli antiossidanti. Ogni
giorno, lo stress, il cibo che ingeriamo, l’inquinamento creano nel nostro
organismo i temuti radicali liberi, molecole che danneggiamo
le cellule favorendo il processo di invecchiamento. Ecco che lo zafferano, è in grado di neutralizzare queste
sostanze nocive. Ci sono anche altri cibi ricchi di carotenoidi antiossidanti, come le carote ad
esempio, ma lo zafferano presenta il pregio di dare grandi risultati con
piccole quantità. Da solo infatti, è in grado di eliminare fino al 20% di sostanze
tossiche!
Ottimo digestivo
Lo zafferano,
grazie ai suoi aromi naturali, ai suoi pigmenti e ai numerosi principi attivi,
è immediatamente biodisponibile infatti aumenta la secrezione della
bile e dei succhi gastrici stimolando l’apparato digerente. Non a caso infatti,
entra nella composizione di diversi liquori digestivi.
Favorisce il buonumore
Il colore dello zafferano, stimola il
buonumore e il benessere psico – fisico. La cromoterapia infatti, utilizza il giallo per contrastare
gli stati depressivi poiché
attraverso le vibrazioni cromatiche arriva all’ipotalamo, sede delle emozioni,
regalando benessere e felicità. Effetto che si ottiene anche introducendo nella
dieta quotidiana alimenti di colore giallo.
Proprietà afrodisiache
Gli effetti stimolanti dello zafferano
sono confermati da evidenze scientifiche: diversi studi infatti hanno
dimostrato che questa spezia è in grado di agire sulle ghiandole
surrenali, stimolando la produzione di ormoni quali adrenalina, cortisolo e
ACTH che agiscono proprio sulla sfera sessuale.Già nella
mitologia greca, il dio Ermes messaggero degli innamorati, impiegava lo
zafferano come afrodisiaco per risvegliare il desiderio e l’energia sessuale.
Poche calorie
Pur regalando bontà, sapore e colore ai
piatti, lo zafferano ha il grande pregio di non aggiungere
grassi e fornire poche calorie. L’apporto
calorico di questa spezia infatti è praticamente nullo: una confezione da 0,15
g è pari a solo 0,4 kcal e a 0,0087 g di grassi! In genere, una bustina viene
utilizzata per 3 – 4 persone e dunque ogni qualvolta gustate un piatto
arricchito dallo zafferano, non assimilate un grammo di grasso in più. Ottimo dunque anche per
coloro che devono seguire regimi ipocalorici.
Disintossicante naturale
La Medicina Tradizionale Cinese lo utilizza da sempre come
depurativo del sangue e la nostra fitoterapia ha confermato le sue buone
proprietà disintossicanti. I medici affermano che lo zafferano riattiva la
circolazione del sangue, elimina le tossine e abbassa il colesterolo e i
trigliceridi che vengono assorbiti con l’alimentazione.
D’altronde, anche la medicina indiana sfrutta le proprietà digestive
disintossicanti dello zafferano utilizzandolo per completare diversi
piatti.
Ma come sfruttare queste
proprietà benefiche? A tavola appunto, dove lo zafferano sa davvero farsi
apprezzare! Può essere infatti un gustoso complemento di
svariate ricette, dagli antipasti e stuzzichini ai primi e
secondi piatti, ma anche nei dessert sa dare il meglio di sé.
Ingredienti
Burro 125
g
Brodo 1
l
Cipolle 1
Grana
padano grattugiato 150 gr
Zafferano 1
pizzico di pistilli
Zafferano 1
bustina
Riso arborio
350 gr
Vino bianco
200 ml
Preparazione
Per preparare il risotto allo zafferano cominciate tritando
finemente la cipolla, dopodichè fate sciogliere, a fuoco lento, 80
gr di burro facendo attenzione che non frigga, quindi aggiungete la cipolla
tritata finemente e fatela imbiondire mescolando continuamente con un cucchiaio
di legno. Unite il riso e fatelo tostare facendogli assorbire bene il burro, dopodichè
alzate il fuoco e bagnate il riso. prima con il vino, che lascerete
evaporare, e poi con 2 mestoli di brodo bollente; mescolate sempre e, quando
questo sarà quasi assorbito, aggiungetene altri 2 mestoli. Questa operazione
dovrà essere ripetuta fino alla completa cottura . Negli ultimi 5 minuti
di cottura, sciogliete lo zafferano in poco brodo e versatelo nel riso
facendolo amalgamare bene. Una volta che il riso ha raggiunto la cottura
desiderata va tolto dal fuoco e mantecato con il grana grattugiato e con il
resto del burro.A questo punto assaggiate il riso e aggiustatelo eventualmente
di sale: consigliamo di effettuare questa operazione poco prima del termine
della cottura, in quanto il riso viene bagnato con il brodo che è già salato di
per se, quindi è meglio controllare il grado di sapidità al termine, per
evitare brutte sorprese. Prima di servirlo, è meglio lasciare
riposare il risotto allo zafferano per qualche istante, in modo che
possa insaporirsi ulteriormente. Spargete i pistilli di zafferano sul risotto
per decorare i piatti di portata.
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