Oggi parliamo di un legume noto e diffuso fin dalla più
remota antichità nel bacino del Mediterraneo e nel Medio Oriente. I lupini sono
i semi del Lupinus albus, una pianta alta fino a un metro e con foglie palmate; i lupini si seminano in autunno, da ottobre a
novembre e giungono a maturazione generalmente a luglio.
I lupini crescono in modo spontaneo nelle zone incolte lungo
le coste del mediterraneo ed hanno la particolarità di crescere e prosperare
anche in terreni acidi. Le prime coltivazioni di questo interessante legume si
fanno risalire fino a 4.000 anni fa ed anche greci e romani lo conoscevano
tanto che se ne trova menzione in alcune opere di Orazio e di Ippocrate. Come è
successo per il kamut anche i lupini sono stati riscoperti e rivalutati, questo
grazie ai recenti studi che ne hanno confermato le buone proprietà salutari ed
i benefici per l'organismo.
In Italia la coltura del lupino è crollata a seguito dello
spopolamento delle aree svantaggiate nelle quali il lupino aveva trovato
inserimento in ordinamenti colturali piuttosto poveri. Oggi i lupini più che un
alimento sono uno snack che possiamo trovare alle bancarelle delle sagre e
delle fiere paesane.
La lavorazione prima del consumo
I lupini contengono un alcaloide amarissimo per cui prima di
essere mangiati devono essere sanati, ossia immersi in acqua per qualche giorno
e poi salati per immersione in una soluzione di acqua e sale.
La lavorazione industriale per la produzione dei lupini
salati prevede una fase di cottura in acqua salata e una serie di lavaggi in
acqua, necessari per eliminare le sostanze ancora presenti nei lupini appena
cotti, che li rendono amari e quindi immangiabili. Durante questi lavaggi in
acqua i lupini vengono acidificati, in modo da raggiungere un Ph intorno a 4,
in grado di inibire la crescita di microrganismi dannosi.
L'ultima fase consiste nella salatura dei lupini e nel loro
confezionamento in atmosfera controllata oppure in salamoia. Le confezioni in
salamoia, solitamente vaschette, vengono poi sottoposte a sterilizzazione.
La conservabilità dei lupini prodotti industrialmente è di
90 giorni per i prodotti confezionati in atmosfera protettiva, e di 180 giorni
per i prodotti in salamoia.
Una volta aperta la confezione è consigliabile mantenere il
prodotto in frigorifero e consumare entro una settimana.
Proprietà
I lupini contengono: acqua, carboidrati proteine, ceneri e grassi.
Questi invece i minerali presenti: calcio, fosforo,
potassio, zinco, manganese, rame, sodio, selenio, magnesio e ferro.
Sul fronte delle vitamine sono presenti le vitamine A, B1,
B2, B3, B5, B6 e C.
Gli aminoacidi sono l'acido glutammico e l'acido aspartico,
arginina, alanina, cistina, glicina, fenilananina, leucina, lisina, isoleucina,
metionina, prolina, treonina, tirosina, valina, triptofano, istidina e serina.
I lupini rappresentano soprattutto un alimento in grado di
fornire un grande apporto energetico all'organismo, si pensi che le proteine
presenti nei lupini corrispondono a 38 grammi ogni 100 di prodotto, quantità
paragonabile a quella della carne e
superiore a quella delle uova; ecco quindi che i lupini diventano un' ottima
alternativa alle proteine di origine animale.
Oltre ad avere buone proprietà nutrizionali i lupini
risultano avere un'ottima digeribilità ed un apporto praticamente pari a zero
per quanto riguarda il colesterolo; recenti studi hanno confermato le proprietà
benefiche dei lupini nei confronti del cuore. Il consumo abituale di lupini
previene l'ipertensione e riduce i livelli di colesterolo nell'organismo;
inoltre, grazie alle proprietà di una sostanza chiamata tocoferolo, sono stati
registrati benefici nella prevenzione del diabete tipo 2 e del tumore al colon.
Tra i benefici apportati dai lupini dobbiamo ricordare anche
il buon apporto di fibra e la presenza degli acidi grassi essenziali Omega 3 e
Omega 6, indispensabili per la nostra salute e non sintetizzabili dal nostro
organismo.
Il lupino ricopre un ruolo interessante anche nell'alimentazione
dei celiaci in quanto questo legume non contiene glutine e può quindi essere
utilizzato da chi ha problemi di intolleranza; attualmente la farina prodotta
con i lupini viene già utilizzata per produrre pane, biscotti e pasta, mentre,
in tempi antichi il lupino veniva impiegato dalla medicina per curare la
scabbia e l'eczema.
I lupini si
possono utilizzare per la preparazione di prodotti sostitutivi al latte,
yogurt, gelati. Con la farina si possono preparare deliziose pietanze e sono alla base di molti prodotti per chi segue diete vegetariane o vegane.
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