mercoledì 7 marzo 2012

Il Tai Chi ci difende dal Parkinson


Da sempre ripetiamo che un po' di attività fisica è salutare per invecchiare bene e prevenire molte malattie.
Oggi, ispirati da un articolo apparso sul portale SaniHelp.it, puntiamo i riflettori sui benefici del Tai Chi per i pazienti affetti da morbo di Parkinson.
Ad affermare i vantaggi dell'antica arte marziale è un studio che ha coinvolto 195 anziani.
I partecipanti al test sono stati divisi in due gruppi: il primo si sottoponeva a esercizi di tai chi, il secondo a quelli di stretching.
Entrambi i gruppi hanno avuto benefici ma i pazienti del primo manifestavano, tre mesi dopo il test, una maggiore percezione dell'equilibrio e una minore incidenza di cadute.
Gli esperti chiariscono che questi miglioramenti sono dovuti alla capacità del Tai Chi di adattarsi a quelli che sono i problemi del morbo di Parkinson. Sebbene non si tratti di una vera cura è dunque un buon modo per rallentare la progressione della malattia e a diminuire l'incidenza delle cadute.